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Stella McCartney assieme a Peta per la campagna “No leather ever”

Scritto da Isabella Naef

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Moda

Stella McCartney appoggia la campagna Peta contro l'uso della pelle Credits: Courtesy of Peta, ph Moira Colley

Stella McCartney ha collaborato con l'organizzazione per i diritti degli animali Peta, acronimo di People for the protection of animals, per lanciare la campagna contro l'uso della pelle "No leather ever".

Stella McCartney, nota per i suoi valori etici e sostenibili, ha presentato la campagna nel suo flagship store di SoHo, a New York.

Per questa campagna di sensibilizzazione l'attrice Caylee Cown, tra gli altri attivisti, si è messa in posa nuda con cartelli strategicamente posizionati che recitavano “No leather ever”.

La campagna ha segnato il lancio della campagna autunno inverno 2024 di Stella McCartney e dell'impegno No leather ever di Peta, che incoraggia i consumatori a smettere di acquistare e utilizzare la vera pelle animale.

Insomma, Stella McCartney e la Peta si sono unite lanciando un unico messaggio in occasione della settimana della moda di New York. La collaborazione si è ispirata alle leggendarie dimostrazioni “I'd rather go naked”. Con questa storica campagna contro le pellicce il gruppo animalista, in passato, ha convinto decine di star a spogliarsi per spot anti-pelliccia.

In questi giorni, durante la fashion week americana, che si è conclusa ieri, sostenitori di Peta hanno dato vita a questa iniziativa con dimostrazioni in strada per invitare i marchi della moda e la popolazione a non utilizzare la pelle.

"Preferiremmo spogliarci piuttosto che indossare pelle, o qualsiasi altro materiale rubato ad animali vivi e sensibili, ma la buona notizia è che non siamo costretti a farlo, grazie a innovatori della moda compassionevoli come McCartney. Questa stilista lungimirante si rifiuta di sostenere l'industria della pelle, violenta e distruttiva per l'ambiente", hanno sottolineato gli attivisti di Peta.

Le mucche sono animali sociali e intelligenti che stringono relazioni per tutta la vita con gli altri membri della loro mandria, sottolinea l'associazione. "Le industrie della carne e della pelle condannano questi animali sensibili all'inferno in terra. I lavoratori degli allevamenti strappano i vitelli alle loro madri amorevoli e protettive. Bruciano la loro pelle con ferri roventi, tagliano parte delle loro delicate code e spesso asportano i testicoli dei vitelli, il tutto senza alcun antidolorifico", aggiunge Peta, specificando che la pelle di animali non solo causa estrema sofferenza, ma distrugge anche il pianeta.

"L'allevamento degli animali per la loro carne e la loro pelle produce enormi emissioni di gas serra, inquina fiumi e corsi d'acqua, impoverisce le riserve idriche e degrada il terreno. Inoltre, il processo di trasformazione della pelle in cuoio richiede l'uso di sostanze chimiche pericolose, tra cui sali minerali, formaldeide e derivati del catrame, che possono inquinare i corsi d'acqua. La pelle vegana, invece, è priva di crudeltà ed è più ecologica", si legge sul sito di Peta.

Stella McCartney ha collaborato con l'organizzazione per i diritti degli animali Peta Credits: Courtesy of Peta
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