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Stop all'uso di pelli esotiche: Peta prende di mira Hermès e Louis Vuitton

Scritto da Isabella Naef

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Moda
Un cartello di Peta Credits: Courtesy of Peta France, credit Vakita/Marie Lecoq
Mentre premia un'infilata di marchi italiani, tra cui Gucci, Max Mara e Versace, con i suoi "Peta fashion awards", l'associazione che difende il benessere degli animali continua la sua attività di sensibilizzazione. Questa volta, nei giorni precedenti al Natale, gli attivisti dell'associazone, il cui acronimo è People for the ethical treatment of animals, hanno preso di mira i negozi parigini di Hermès e di Louis Vuitton.

Gli attivisti di Peta hanno lanciato lo slogan "Hermès puzza di morte"

Inneggiando allo slogan "Hermès puzza di morte", il 21 dicembre, infatti, gli attivisti di Peta sono stati espulsi da un negozio parigino dopo aver spruzzato uno spray nauseabondo. L'azione, scrive la stessa Peta, fa parte della campagna dell'associazione che chiede a Hermès di smettere di vendere articoli realizzati con pelli esotiche.

"Mentre i clienti facevano la fila fuori dai negozi della casa di lusso durante il periodo natalizio, gli attivisti di Peta hanno spruzzato uno spray urticante nel negozio di rue de Sèvres. Uno degli attivisti indossava una maglietta con il messaggio "Hermès puzza di morte" e reggeva un cartello con la scritta "Hermès: stop alle pelli esotiche", sottolineando le torture che gli animali subiscono per diventare accessori di moda. Così racconta l'associazione che, da sempre, lotta per il benessere degli animali.

"Nonostante le indagini che hanno mostrato come esseri senzienti siano stati confinati, mutilati e persino pugnalati con cacciaviti nei suoi allevamenti e presso i suoi fornitori, l'azienda continua a utilizzare pelli esotiche", afferma Natasha Garnier, campaigner di Peta Francia. "Con questa azione pestilenziale, rinnoviamo il nostro appello all'azienda affinché si ponga fine a questi materiali arcaici e crudeli, che non trovano posto nella moda".

"Una scioccante indagine condotta dall'organizzazione benefica australiana Kindness Project sulle operazioni di allevamento intensivo di proprietà di Hermès ha rivelato che i coccodrilli venivano sottoposti a scosse elettriche e trascinati fuori dalle gabbie prima di essere macellati con violenza", spiega Peta.

L'associazione, il cui motto recita che "gli animali non ci appartengono e che non dobbiamo usarli per i nostri vestiti", ricorda che ci vogliono le pelli di tre coccodrilli per fare una sola borsa di Hermès, e che ogni articolo di pelle esotica proviene da un animale intelligente e sensibile che apprezza la sua vita tanto quanto ognuno di noi apprezza la propria.

Peta ha manifestato davanti a un negozio Louis Vuitton per condannare il commercio di pelli esotiche

Come anticipato, però, nei giorni scorsi, anche Louis Vuitton è stato il bersaglio della manifestazioni da parte degli attivisti di Peta.

Affiancata dai suoi elfi, Mamma Natale, infatti, il 22 dicembre ha manifestato davanti al negozio Louis Vuitton sugli Champs-Elysées per condannare il commercio di pelli esotiche. Gli attivisti di Peta hanno esposto cartelli con la scritta "Ho ho no! Louis Vuitton: gli animali non sono accessori" e "Louis Vuitton: sei stato cattivo. Smettete di usare pelli esotiche!"

Un'indagine pubblicata da Peta e filmata presso i fornitori di Lvmh, la società cui fa capo Louis Vuitton, sottolineano gli attivisti di Peta, "mostra serpenti colpiti alla testa con martelli e scuoiati mentre presumibilmente sono ancora coscienti".

"Non c'è nulla di lussuoso nel mutilare gli animali, riempirli d'acqua e scuoiarli vivi. Chiediamo quindi ai consumatori di estendere la loro compassione natalizia a questi individui, non acquistando mai pelli esotiche", sottolinea Peta.

Gli attivisti di Peta Credits: Courtesy of Peta France, credit Thomas Saidi
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