Tamponi, global brand manager di Superga e Sebago: "per il successo dei marchi serve serietà, rispetto e introspezione"

Per la primavera estate 2026, Superga, presente alla kermesse fiorentina Pitti Uomo, continua a ispirarsi al proprio archivio, rinnovando i modelli iconici e proponendo nuove reinterpretazioni. Una collezione che nasce dall’incontro tra passato e presente, con un focus particolare sui materiali naturali e su una palette cromatica ispirata alla natura, fatta di tonalità leggere e sofisticate. Tra le novita, accanto ai modelli storici, trovano spazio nuove silhouette legate a materiali e territori specifici, come il batik per l’Africa e la toile de jouy per la Provenza. Questa stampa utilizzata sulla classica 2750, esprime un’allure sporty-chic, ma si estende anche a modelli dal taglio ancora più femminile, per un risultato che unisce delicatezza e stile.

Sempre a Firenze, è stata presentata la collezione primavera estate 2026 di Sebago, con un ampliamento della linea maschile e una novità della proposta per il mondo femminile: il brand propone sempre più un total look che possa essere complementare agli stili di calzature classici del marchio, appartenenti ai mondi Citysides, Campsides e Docksides.

I passi giusti per assicurare al marchio storico un futuro

Ma qual è il segreto per far vivere e prosperare marchi che hanno una lunga storia alle spalle ma che continuano a piacere al mercato e non solo agli affezionati della prima ora? Il mondo della moda, anche se se ne parla di meno, è costellato di fallimenti, ossia di gloriosi marchi che sono passati di mano e a cui la nuova proprietà non è riuscita a restituire lustro. FashionUnited ha chiesto a Marco Tamponi, Sebago e Superga global brand manager, come si fa ad assicurare al marchio un futuro e qual è la ricetta del Gruppo BasicNet, cui fanno capo, oltre a Superga e Sebago, anche Kappa, Robe di Kappa, Jesus Jeans, Sabelt, Briko e K-Way.

Insomma, i marchi che il gruppo torinese fondato da Marco Boglione, e ora gestito dai suoi figli Alessandro e Lorenzo Boglione, sono storici. Sebago, per esempio, è stato fondato nel 1946 nel Maine, ed è stato acquisito da BasicNet nel 2017, Superga, brand creato nel 1911, e è stato comprato da da BasicNet nel 2007 (tre anni prima l'azienda era divenuta licenziataria mondiale esclusiva). Al 31 marzo 2025 le vendite aggregate dei prodotti recanti i marchi del gruppo, sviluppate nel mondo dal network, sono state pari a 268,8 milioni di euro, che si confrontano con i 261,2 milioni dei primi tre mesi dello scorso esercizio (+2,9%).

Tamponi: "il rilancio di un marchio si fa con serietà e con rispetto del brand"

"Il rilancio di un marchio si fa con serietà e con rispetto del brand", ha spiegato a FashionUnited, Tamponi, sottolineando il carattere familiare dell'azienda cui le etichette fanno capo e la volontà di investire sul marchio per farlo crescere, strategia ben lontana dalle realtà finanziare spesso spinte all'acquisizione in un'ottica di speculativa.

"Il primo passo è l'approfondimento culturale, seguito da quello sul prodotto. L'obiettivo è arrivare a creare una proposta, una collezione che non sia nostalgica ma classica". Una differenza enorme, spiega il global brand manager di Sebago e Superga, in quanto un capo classico è sempre attuale e contemporaneo, mentre l'altro è vintage.

Motivo per cui, dopo un anno di introspezione sul marchio Superga, con la collezione primavera estate 2026 è stato deciso di "eliminare le distrazioni" e di fermare i co-branding. "Siamo tornati alla purezza e abbiamo reinvestito sulla silhouette, sui colori naturali, abbiamo lavorato con il batik, e siamo ripartiti con il tinto capo lavato", ha osservato Tamponi. Con il lino, il cotone, la pelle, il marchio intende tornare al consumatore "core". Soletta in sughero per le scarpe estive da portare senza calze, così come zoccoli in suede ed espadrillas fanno parte di questa ricca e interessante collezione che sarà protagonista alla Fortezza da Basso di Firenze fino a venerdì 20 giugno.