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Temu: un'indagine di Altroconsumo analizza prodotti e procedure di reso

Scritto da Isabella Naef

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Moda

Una campagna Temu Credits: Temu
Temu, l'ecommerce che fa capo a Pdd Holdings, la società che ha creato il sito di acquisti online Pinduoduo, e che sta facendo concorrenza a Shein, vendendo a prezzi stracciati moda, accessori, gadget, è stato oggetto di un'analisi di Altroconsumo, l'associazione dei consumatori che che riunisce 300mila soci.

Fondata nel settembre 2022, a Boston, nel Massachusetts, Temu si è fatta conoscere grazie a una presenza martellante sui social network e i prezzi molto bassi. "Peccato che di basso non ci siano solo i prezzi, ma soprattutto la qualità degli articoli venduti sulla piattaforma. Le nostre valutazioni su 28 prodotti acquistati tra giocattoli, gadget e cosmetici confermano diversi problemi di etichettatura e fabbricazione che possono mettere a rischio anche la nostra sicurezza. Le procedure d'acquisto sono piuttosto snelle ma, in caso di reso, i tempi di rimborso sono troppo lunghi", ha spiegato Altroconsumo. La sua popolarità in crescita è confermata anche dai numeri di download dell'app, ormai da mesi tra le più scaricate dagli store Ios e Android.

Altroconsumo ha valutato 28 prodotti

Per capire se e quanto gli articoli commercializzati dalla piattaforma Temu (il cui nome deriva da Team up, price down) siano sicuri Altroconsumo ha acquistato 28 prodotti, tra le categorie che potenzialmente presentano più problemi, tra cui anche giocattoli per bambini, caschi (come quelli da utilizzare sui monopattini elettrici) e prodotti cosmetici. "Una prima impressione generale è che i prodotti ricevuti abbiano, in linea generale, una qualità piuttosto bassa. Dei 15 prodotti acquistati in tutti abbiamo riscontrato una o più non conformità rispetto alle norme vigenti, sono fuori legge o non dovrebbero essere venduti sul mercato europeo", prosegue Altroconsumo, sottolineando che in diversi casi è stata constatata la mancanza della marcatura Ce o la sua contraffazione.

"Oltre ai palesi errori per prodotti la cui vendita presuppone l'obbligo di omologazione, come un casco integrale da motocicletta e uno "da veicolo elettrico", abbiamo constatato senza nemmeno la necessità di portarli in laboratorio, che il laccetto sottogola non restava chiuso e che le plastiche e le imbottiture erano assolutamente insufficienti a garantire l'efficacia prevista in caso di urto", si legge nella nota dell'associazione dei consumatori.

Altroconsumo: sui cosmetici manca l'elenco degli ingredienti

Sono 13 i cosmetici acquistati, tra cui creme, prodotti make-up e per la pulizia dei denti: in tutti i casi Altroconsumo ha riscontrato almeno una non conformità. La maggior parte dei prodotti (9 su 13) non riporta l'elenco degli ingredienti oppure lo riporta solo parzialmente. Oltre a non rispettare un obbligo di legge, la mancanza di queste informazioni è grave perché i cosmetici potrebbero contenere sostanze vietate in Europa o, anche se non vietate, comunque pericolose per alcune categorie di persone. Ci sono poi problematiche legate alla mancanza di numeri di lotto, dei contatti del produttore oppure alla presenza di istruzioni solo in inglese o comunque difficilmente leggibili a causa delle ridotte dimensioni dei caratteri, prosegue Altroconsumo.

L'analisi non ha preso in considerazione solo la qualità dei prodotti ricevuti, ma anche le procedure di acquisto sul sito Temu.

La procedura d'acquisto risulta piuttosto veloce e intuitiva; prevede inoltre un minimo d'ordine di 10 euro che viene comunque esplicitato fin da subito. I metodi di pagamento a disposizione sono diversi: carta di credito, PayPal, Google Pay o Klarna, quindi con la possibilità di rateizzare il pagamento in 3 tranche. I tempi di consegna indicati sono stati effettivamente rispettati: "nel nostro caso si stimava una consegna tra il 21 e il 28 giugno ed effettivamente abbiamo ricevuto l'ordine il 21, la consegna è stata preceduta da un avviso di tracciamento via email. In alcuni casi abbiamo riscontrato problemi di confezionamento, con pacchi arrivati danneggiati o confezioni recapitate non sigillate", spiegano gli esperti di Altroconsumo.

Per quanto riguarda il reso, i termini prevedono che per ogni ordine il primo reso sia gratuito entro 90 giorni dalla data di acquisto, anche in più tranche nel caso in cui il termine di 90 giorni non sia scaduto. I resi successivi hanno invece un costo di 4 euro che vengono detratti dal totale del rimborso.

"Nonostante la facilità della procedura, in realtà per effettuare un reso Temu chiede di fornire una motivazione. Ricordiamo che, in questo caso, la normativa Ue non prevede l'obbligo per il consumatore di motivare la propria richiesta. Inoltre la piattaforma non fa alcuna differenza tra il recesso (quindi quanto previsto per aver semplicemente cambiato idea) e la procedura di reso. Nel secondo caso, infatti, parliamo dei casi in cui il prodotto risulta difettoso o danneggiato e che devono seguire le norme sulla garanzia legale di conformità del venditore che dura due anni dalla consegna e va fatta valere entro due mesi dalla scoperta del difetto", specifica l'associazione.

Infine, una recente ricerca condotta dalla società americana Grizzly Research sta sollevando delle domande scomode sulle reali intenzioni dell'applicazione Temu, definendola addirittura "il malware/spyware più pericoloso in circolazione". Gli esperti di Grizzly Research hanno identificato una serie di funzionalità considerate pericolose. Dalla ricerca emerge, quindi, che Temu potrebbe deliberatamente operare in perdita per attrarre sempre più utenti vendendone i dati personali.

Temu