Unic, Wwf e Icec insieme per la sostenibilità
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Unic Concerie Italiane, associazione che rappresenta ufficialmente l’industria conciaria italiana, Icec, Istituto di certificazione della qualità per il settore conciario e Wwf, World Wildlife Fund, si sono uniti per collaborare a una serie di iniziative volte a valorizzare le attività Esg, Environmental, social and governance, dei propri membri.
L’obiettivo, si legge in una nota, è consolidare e rafforzare la posizione dell’industria conciaria italiana “come leader di sostenibilità del settore, e allo stesso tempo promuovere un contributo sostanziale all’area pelle mondiale. La partnership mira a promuovere il miglioramento continuo delle pratiche di sostenibilità dell’industria conciaria italiana in modo aperto, collaborativo, basato su dati tecnici e scientifici”.
Nel dettaglio, i temi oggetto dall’accordo sono la deforestazione, la tracciabilità delle materie prime, la protezione dell’ambiente e la gestione dell’acqua. “Le concerie italiane hanno sempre considerato la sostenibilità come un elemento chiave nello sviluppo del settore e, grazie all’occupazione di una posizione privilegiata nel mercato globale della pelle, sono ben posizionate per aumentare la creazione di filiere di pelle più etiche, in particolare attraverso la valorizzazione delle garanzie socio- ambientali sull’origine delle materie prime”, ha sottolineato Unic.
La partnership ruoterà attorno alla promozione di soluzioni per supportare le aziende nell’adozione di sistemi solidi e processi per costruire, implementare e dimostrare i progressi sugli impegni.
La collaborazione aiuterà anche le aziende a sviluppare in maniera più efficace un dialogo aperto con gli stakeholder di filiera, il mondo accademico e le associazioni non governative, le istituzioni pubbliche e quelle finanziarie, i media e la pubblica opinione.
“L’industria italiana della pelle è perfettamente posizionata per continuare a contribuire alla sostenibilità globale, soprattutto quando si tratta di criteri di approvvigionamento di pelli bovine, allontanando la deforestazione tropicale dalle catene di approvvigionamento. Le aziende conciarie italiane rappresentano una leva fondamentale per trasformare il settore bovino nelle aree geografiche minacciate e il WWF ritiene che questa collaborazione con UNIC e ICEC sia un nuovo importante capitolo di questo viaggio”, ha sottolineato Mauricio S. Bauer, Wwf Usa.
“Negli ultimi decenni le nostre aziende hanno raggiunto risultati notevoli e misurabili in tutti gli aspetti che compongono la sostenibilità della produzione delle pelli, comprese circolarità e aree sociali, ma siamo anche molto convinti che questo sia un processo di miglioramento continuo”, ha aggiunto Fabrizio Nuti, Unic Concerie Italiane.
Unic Concerie Italiane è stata costituita nel 1946, è membro di Confindustria, della Confederazione Europea dei Conciatori e dell’International Council of tanners. L’associazione rappresenta un’industria composta da 1.200 aziende e 17.500 dipendenti, con un fatturato di circa 4/5 miliardi di euro all’anno (export: 76 per cento).