Zalando ha avviato un’azione legale contro la Commissione europea
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"Zalando contesta la disparità di trattamento causata dall’assenza di una metodologia chiara e coerente per valutare se un’azienda è propriamente una Vlop, ovvero una piattaforma di grandi dimensioni. Inoltre, l'azienda sostiene che la Commissione europea non ha tenuto conto della natura ibrida del proprio modello di business e che non presenta un rischio sistemico di diffusione di contenuti dannosi o illegali da parte di terzi", spiega il management della società tedesca.
“Sosteniamo la Dsa e i suoi obiettivi. Tuttavia, la Commissione europea ha interpretato erroneamente i numeri dei nostri utenti e non ha riconosciuto il nostro modello di business, basato soprattutto sul retail. Il numero di visitatori europei che acquistano dai nostri partner è di gran lunga inferiore rispetto alla soglia fissata dalla Dsa per essere considerati una Vlop. Inoltre, offriamo ai nostri clienti un ambiente online sicuro con prodotti altamente curati di marchi leader e partner affermati. Sul nostro sito web o sulla nostra app, i clienti vedono solo contenuti prodotti o controllati da Zalando. Non rientriamo così nella categoria Vlop come definita dalla Dsa”, ha spiegato Robert Gentz, co-ceo di Zalando.