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Zalando ha avviato un’azione legale contro la Commissione europea

Scritto da Isabella Naef

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La sede Zalando di Berlino Credits: Zalando
Zalando ha avviato un’azione legale presso la Corte di giustizia dell’Unione europea per contestare la propria denominazione da parte della Commissione europea come "Very large online platform", (Vlop) ai sensi della Legge sui servizi digitali (Digital services act - Dsa). Questa designazione fa scattare regole specifiche per affrontare i rischi sistemici che si presume comportino servizi di grandi dimensioni per gli europei e la società, ha spiegato l'etailer in una nota.

"Zalando contesta la disparità di trattamento causata dall’assenza di una metodologia chiara e coerente per valutare se un’azienda è propriamente una Vlop, ovvero una piattaforma di grandi dimensioni. Inoltre, l'azienda sostiene che la Commissione europea non ha tenuto conto della natura ibrida del proprio modello di business e che non presenta un rischio sistemico di diffusione di contenuti dannosi o illegali da parte di terzi", spiega il management della società tedesca.

“Sosteniamo la Dsa e i suoi obiettivi. Tuttavia, la Commissione europea ha interpretato erroneamente i numeri dei nostri utenti e non ha riconosciuto il nostro modello di business, basato soprattutto sul retail. Il numero di visitatori europei che acquistano dai nostri partner è di gran lunga inferiore rispetto alla soglia fissata dalla Dsa per essere considerati una Vlop. Inoltre, offriamo ai nostri clienti un ambiente online sicuro con prodotti altamente curati di marchi leader e partner affermati. Sul nostro sito web o sulla nostra app, i clienti vedono solo contenuti prodotti o controllati da Zalando. Non rientriamo così nella categoria Vlop come definita dalla Dsa”, ha spiegato Robert Gentz, co-ceo di Zalando.

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