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Zalando punta sul design circolare

Scritto da Isabella Naef

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Moda

Courtesy of Zalando
Laura Coppen, head of circularity di Zalando, spiega i nuovi Criteri progettuali di circolarità introdotti dall’agenzia di Berlino, Circular.fashion, che permetteranno la standardizzazione di prodotti ideati per la circolarità dai 5.800 brand partner presenti sulla piattaforma Zalando, consentendo in tal modo ai 48 milioni di clienti di scoprire prodotti più sicuri, duraturi e riciclabili. 

"Il design circolare è necessario nel settore della moda perché la fase di progettazione e produzione del ciclo di vita di un prodotto ha un fortissimo impatto ambientale. Tutto in questa prima fase, dalla scelta dei materiali fino ai processi produttivi, può portare a conseguenze drammatiche per l’ambiente, con potenziali ripercussioni sull’intero ciclo di vita dei prodotti, nello specifico su come vengono utilizzati, come sono riutilizzati, come generalmente non vengono riciclati (sebbene dovrebbero)", queste le parole di Laura Coppen, head of circularity di Zalando. L'etailer, come indicato dal Sustainability progress report del 2021, negli ultimi due anni ha costruito le fondamenta della circolarità con l’obiettivo di estendere la vita di 50 milioni di prodotti di moda entro il 2023.

Ma è la differenza tra un prodotto sostenibile e un prodotto circolare?  "I criteri sono stati concepiti sulla base di tre strategie coerenti con le linee guida del design circolare della Fondazione di Ellen MacArthur. La strategia 01 consiste nel fatto che i materiali utilizzati per i prodotti siano sicuri, riciclabili e/o rinnovabili; la strategia 02, invece, attesta che i prodotti siano realizzati per durare di più, essere riparabili ed eventualmente dotati di passaporti digitali per il monitoraggio attraverso modelli di business circolare; la Strategia 03, infine, si concentra sul fatto che questi prodotti sono fatti per essere usati di nuovo, ovvero per essere riciclati o rigenerati in nuovi materiali quando raggiungono la fine del ciclo di vita", ha spiegato Coppen, sottolineando che ognuna di queste strategie si suddivide in criteri specifici da soddisfare diversamente qualora si stia portando a compimento un minimo o migliore livello, per esempio certificati obbligatori come la sicurezza chimica, cotone biologico, materiali riciclati. Un prodotto più sostenibile si focalizza tendenzialmente sul primo tassello del puzzle, ovvero assicurarsi che i capi siano realizzati da materiali sicuri, riciclati e rinnovabili. Il design circolare offre, invece, uno sguardo globale sul ciclo di vita dei prodotti, direzione verso la quale l’industria della moda dovrebbe indirizzarsi. 

"Per i nostri clienti questo significa poter scoprire e comprare un prodotto realizzato da materiali certificati, resistente nel tempo, e destinato - auspicabilmente - ad avere un valore di rivendita maggiore proprio per il fatto che la durabilità persiste attraverso una serie di cicli di vita di proprietà. Infine, i clienti possono essere certi che il prodotto finisce sempre per diventare un nuovo prodotto o materiale di riciclo", ha aggiunto la manager.

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