Burberry nomina di Jonathan Akeroyd nuovo chief executive officer
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Burberry annuncia oggi la nomina di Jonathan Akeroyd a nuovo chief executive officer ed executive director, a partire dal primo aprile 2022. Il manager subentra a Marco Gobbetti che si dimetterà dal ruolo e lascerà Burberry il 31 dicembre. Gerry Murphy presiederà il Comitato Esecutivo da questa data fino all’ingresso di Jonathan in Burberry.
Di nazionalità britannica, Jonathan Akeroyd, 54 anni, è attualmente chief executive officer della Gianni Versace spa di Milano, carica che ricopre da giugno 2016. Durante il suo mandato nella griffe della medusa, il manager ha riorganizzato e accelerato la crescita dell’iconica casa di moda italiana, basandosi sul patrimonio creativo del marchio per elevare il prodotto, la comunicazione e l’esperienza del cliente.
Di nazionalità britannica, Jonathan Akeroyd, 54 anni, è attualmente chief executive officer della Gianni Versace spa
Akeroyd è stato precedentemente chief executive officer di Alexander McQueen dal 2004 al 2016, periodo durante il quale ha guidato il turnaround del marchio di lusso britannico e ha gettato le basi per l’espansione globale. Il manager, si legge in una nota del marchio britannico, ha ricoperti ruoli senior nella moda presso il grande magazzino di lusso londinese Harrods. Il ceo riferirà al presidente Gerry Murphy e al consiglio di amministrazione.
“Sono lieto che Jonathan Akeroyd si unisca a Burberry come nostro prossimo chief executive officer. Jonathan è un leader esperto con una forte esperienza nella costruzione di marchi di moda di lusso globali e nella guida di una crescita redditizia. Condivide i nostri valori e la nostra ambizione di costruire sul patrimonio creativo britannico unico di Burberry e la sua profonda esperienza nel settore del lusso e della moda sarà fondamentale per portare avanti la prossima fase dell’evoluzione di Burberry”, ha sottolineato, nella nota, Gerry Murphy, presidente di Burberry.
“Sono onorato di entrare in Burberry come amministratore delegato. Ho a lungo ammirato la posizione di Burberry come il più iconico marchio di lusso britannico e ho un profondo affetto per il suo patrimonio storico. Non vedo l’ora di tornare a Londra, dove ho costruito la mia carriera nel settore del lusso, per unirmi a un team di talento con piani ambiziosi per il futuro e una forte piattaforma per accelerare la crescita”, ha aggiunto il nuovo ceo.
Gli accordi di remunerazione del ceo, prosegue la nota, “sono stati fissati in conformità con la politica di remunerazione degli amministratori approvata dagli azionisti in occasione dell’Assemblea generale del 15 luglio 2020. Questo comprenderà uno stipendio di 1.100.000 sterline all’anno e un’indennità annuale di benefici in contanti di 50.000 sterline”.
Oggi, l’etichetta inglese presenta la sua nuova campagna “Burberry open spaces”, un viaggio attraverso la libertà dell’immaginazione. Quando osiamo sognare, le possibilità sono infinite: scopriamo nuove realtà, rompiamo i confini e troviamo la libertà di andare oltre i limiti.
“La libertà ci permette di essere creativi, di sognare, di essere qualsiasi cosa e chiunque. Per Burberry, come per me, la libertà è da sempre un valore fondamentale. Questa campagna celebra l’intrepido spirito di esplorazione che non solo ci connette gli uni con gli altri ma anche con la natura. Si tratta di superare i limiti e perseguire infinite possibilità, guardando al futuro in un’ottica che ci vede tutti connessi”, ha affermato Riccardo Tisci, chief creative officer del marchio.
Mentre il mondo si apre di nuovo, la campagna esplora questo spirito attraverso una lente giovane e onirica. Per la ralizzazione del film della campagna Tisci ha collaborato alla direzione creativa e cinematografica con Megaforce. Nel video, quattro audaci individui si lanciano nell’esplorazione e la scoperta accompagnandoci in un viaggio ambientato tra le bellezze naturali della campagna britannica. Uno spirito di dualità: confondere i confini tra realtà e fantasia.
Le immagini, scattate da Ewen Spencer, continuano questa celebrazione della vita all’aria aperta.