Camera della moda: Carlo Capasa rieletto presidente
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Al consiglio si aggiunge il presidente onorario Mario Boselli
“La nostra associazione rappresenta un sistema creativo, eccellente ed efficiente, fiore all’occhiello del made in Italy che tutto il mondo riconosce e apprezza. Qualità e attenzione ai dettagli rendono l’Italia il primo produttore di moda dell’alto di gamma al mondo e il primo produttore in assoluto di moda in Europa. Il valore artistico, estetico ed etico della moda italiana ha un profondo impatto nella cultura e nella società contemporanea, contribuendo nella promozione di valori e nuove pratiche all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale. Così come confermano tutte le importanti iniziative che la nostra associazione porta avanti attorno ai propri pillar: narrazione, sostenibilità, people, diversity and inclusion, formazione e promozione dei new brand, rapporti istituzionali e internazionalizzazione”, ha commentato il presidente Capasa illustrando la relazione delle attività svolte dall’associazione nell’ultimo anno.
Sul fronte della sostenibilità, Capasa ha spiegato che l’obiettivo è il raggiungimento dei più alti standard di sostenibilità attraverso una stretta collaborazione con la filiera e il coinvolgimento e la formazione degli attori del sistema. Tra le iniziative, anche il proseguimento dei lavori della Commissione Chemicals: l'associazione sta lavorando sulla revisione delle linee guida per gli articoli e delle buone prassi di fabbricazione. Anche il tavolo strategico di sostenibilità sta andando avanti, in particolare, attraverso la redazione di un position paper sull’economia circolare.
Cnmi continua a essere membro del Technical secretariat del gruppo di lavoro Pef-Product environmental footprint for apparel and footwear presso la Commissione europea.
In materia di inclusione e diversità, infine, il 20 febbraio, in apertura della Milano fashion week, l’Ufficio Nazionale antidiscriminazioni razziali della presidenza del Consiglio dei Ministri, Camera nazionale della moda italiana e African fashion gate hanno siglato un protocollo d’intesa per tracciare, segnalare, e contrastare i fenomeni discriminatori che interessano l’intera fashion industry.