Chiara Ferragni indagata per truffa anche su uova Pasqua e bambola
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La Procura di Cuneo ha fatto riferimento all'articolo 54 bis del codice di procedura penale, che regola i "contrasti positivi tra uffici del pubblico ministero". Da qui la decisione di inoltrare una richiesta ufficiale di trasmissione degli atti "per competenza" al procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco.
Da parte sua, però, anche la Procura di Milano si appella alla competenza territoriale per indagare sul caso Ferragni. Nel capoluogo lombardo hanno sede legale le società dell'influencer, mentre a Cuneo la Balocco.
Lo scorso dicembre è balzata agli onori della cronaca la notizia della sanzione da parte dell'Antitrust alle società Fenice e Tbs Crew, che gestiscono i marchi e i diritti relativi a Chiara Ferragni, rispettivamente per 400 mila euro e per 675 mila euro, e all’azienda dolciaria Balocco per 420 mila euro. L'Autorità Garante della concorrenza e del mercato ha contestato alle tre società di aver attuato una pratica commerciale scorretta per aver pubblicizzato il “Pandoro pink Christmas”, in commercio nel 2022: "le tre società lasciando intendere ai consumatori che, comprandolo, avrebbero contribuito a una donazione all'Ospedale Regina Margherita di Torino per acquistare un nuovo macchinario per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing".