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Claudia Sequi è la nuova presidente di Assopellettieri

Scritto da Isabella Naef

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Claudia Sequi Credits: Courtesy of Assopellettieri
Claudia Sequi, 55 anni, è la nuova presidente di Assopellettieri. L’imprenditrice fiorentina, in carica per il biennio 2023/2024, succede a Franco Gabbrielli. Sequi, fiorentina, vicepresidente della società Pelletterie Claudia srl, è stata eletta nuovo presidente di Assopellettieri dall’assemblea dei soci dell’associazione aderente alla Confindustria e a Confindustria moda.

L’imprenditrice, già da diversi anni all’interno del Consiglio generale di Assopellettieri, assume il ruolo di presidente per il biennio 2023/2024, sostituendo Franco Gabbrielli, alla guida dell’associazione dal 2019.

“Tutta l’Associazione esprime la propria gratitudine a Franco Gabbrielli, e alla sua squadra di presidenza, per aver contribuito a dare una nuova direzione all’associazione, enfatizzandone il carattere fortemente imprenditoriale grazie alla realizzazione di numerosi progetti e iniziative da lui fortemente voluti e promossi, come il rilancio di Mipel, la nascita di Mipel Lab e Gli Stati generali della pelletteria italiana”, ha detto Danny D’Alessandro, direttore generale di Assopellettieri.

Prima donna presidente dell’associazione, Sequi ha tracciato le linee programmatiche che orienteranno il suo mandato in continuità con il percorso intrapreso da Gabbrielli. Fra i temi più caldi formazione, sostenibilità, internazionalizzazione, dialogo con le istituzioni e, soprattutto, attenzione e giusto spazio a tutte e tre le anime della pelletteria made in Italy: i brand del lusso, le pmi e i produttori.

“Sono onorata della fiducia che il Consiglio generale e gli associati di Assopellettieri mi hanno accordato. Siamo in un momento cruciale per le nostre aziende e sento molto forte la responsabilità di proseguire il percorso e i nuovi progetti avviati dalla Presidenza Gabbrielli. Per me sarà molto importante il concetto di squadra. Non navighiamo certo in acque tranquille, ma remando tutti insieme possiamo provare a fronteggiare i venti avversi”, ha sottolineato Sequi in una nota.

"I macro-numeri del settore sono incoraggianti: i dati del Centro studi di Confindustria moda, infatti, confermano che la prima frazione dell’anno si è chiusa con risultati premianti, pur in presenza di diversi segni di rallentamento: 3 miliardi di euro l’export del settore nel primo trimestre del 2023 (+12,6 per cento su gennaio-marzo 2022) e 2,1 miliardi di euro il saldo attivo (+18,6 per cento su gennaio-marzo 2022). Ma i dati relativi alla produzione industriale (-2,3 per cento nei primi 3 mesi e in forte riduzione ad aprile e maggio), la raccolta ordini meno brillante e le attese degli imprenditori, improntate alla cautela, gettano ombre sull’andamento dei mesi a venire, in un contesto non facile, in cui le dinamiche inflattive (col conseguente aumento dei costi), le tensioni internazionali crescenti (a quasi un anno e mezzo dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina) e il minor vigore del commercio mondiale rendono la crescita più fragile e mettono a rischio i bilanci delle imprese", ha concluso Sequi.

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Claudia Sequi