Dopo la morte del suo ex gestore patrimoniale, un erede di Hermès vuole fare luce sulla scomparsa delle sue azioni
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Zurigo - Nicolas Puech, uno degli eredi della casa di pelletteria francese Hermès, oggi, ha chiesto, tramite il suo avvocato, che venga fatta luce sulla misteriosa scomparsa delle sue azioni, dopo la morte di Eric Freymond, il suo ex gestore patrimoniale.
La scorsa settimana, la Tribune de Genève e Le Point avevano riportato che Freymond, contro il quale Puech aveva sporto denuncia, si è tolto la vita. "Ho appreso con tristezza la morte di Eric Freymond, in circostanze tragiche", ha dichiarato Puech in un comunicato trasmesso all'Afp dal suo avvocato.
"Spero vivamente che le circostanze della sua morte vengano chiarite rapidamente dalle autorità svizzere", aggiunge il comunicato di Puech, che ha voluto esprimere "le sue più sincere condoglianze alla famiglia", "nonostante le controversie pubbliche e giudiziarie" che li opponevano.
Freymond è stato per venticinque anni "un amico e un consigliere con il quale la collaborazione si è sempre svolta nella massima fiducia", ma "il nostro rapporto si è purtroppo interrotto in seguito a fatti di estrema gravità legati ai miei 6 milioni di titoli della società Hermès International, sui quali deve ancora essere fatta piena luce", ha aggiunto Puech nel comunicato trasmesso dal suo avvocato.
Ottantaduenne, Nicolas Puech è uno dei pronipoti del fondatore della casa di pelletteria di rue du Faubourg-Saint-Honoré. Aveva ereditato sei milioni di azioni, pari al 5,76% del capitale di Hermès, che al valore attuale rappresentano un importo di quasi quattordici miliardi e mezzo di euro.
Uno degli interrogativi ancora irrisolti in questa vicenda dai molteplici risvolti è se questi titoli siano stati venduti o meno quando Bernard Arnault, il patron di Lvmh, aveva discretamente accumulato una partecipazione nel suo concorrente.
Ma la vicenda ha avuto una nuova svolta nel 2023, quando Puech, spesso descritto come in rapporti tesi con il resto della sua famiglia, aveva affermato di essere rovinato e aveva sporto denuncia contro il suo ex gestore patrimoniale, ritenendo che avesse fatto ricorso a sottili stratagemmi per far sparire le sue azioni.
La giustizia ginevrina aveva scagionato Freymond, ma Puech, che risiede in Svizzera, ha presentato un'analoga denuncia anche in Francia. "La ricerca della verità deve prevalere" ed "essere stabilita dalla giustizia, con serenità e rigore", aggiunge il comunicato di Puech.
La scorsa settimana, gli avvocati di Freymond avevano reagito alla morte del loro cliente spiegando che l'ex gestore patrimoniale era stato "distrutto dalla violenza del sospetto".
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