E' morto lo stilista spagnolo Paco Rabanne
loading...
La sua carriera era cominciata negli anni '60 creando gioielli per Givenchy, Dior e Balenciaga. La fondazione della casa di moda risale al 1966. Usava per i suoi modelli materiali insoliti come metallo, carta e plastica, tanto che Coco Chanel lo ribattezzò "il metallurgico della moda". Conosciute anche le sue collaborazioni con il cinema, come, per esempio, per i costumi di scena di Barbarella, (interpretata da Jane Fonda) nel film del 1968 diretto da Roger Vadim.
Aveva fondato la sua casa di moda nel 1966
Il presidente del gruppo Puig, José Manuel Albesa, ha elogiato il lavoro di Rabanne, spiegando come lo stilista abbia “reso magnetica la trasgressione”. “Quello spirito radicale e ribelle lo distingueva: c’è solo un Rabanne“.
Il suo vero nome era Francisco Rabaneda y Cuervo. Rabanne era nato in una famiglia di militari nella regione basca della Spagna, vicino alla città di San Sebastian. Suo padre era un colonnello dell’esercito repubblicano, giustiziato dalle forze nazionaliste del generale Francisco Franco nel 1936 durante la guerra civile spagnola.
Coco Chanel lo ribattezzò "il metallurgico della moda"
Sua madre, che aveva lavorato come sarta per lo stilista Cristobal Balenciaga, trasferì la famiglia a Parigi nel 1939 dopo che le forze nazionaliste presero Madrid e vinsero la guerra. Nel 1964 creò la sua prima collezione di accessori prêt-à-porter e lanciò il suo marchio nel 1966.
Due anni dopo, nel 1968, lo stilista sviluppò la divisione profumi di Paco Rabanne in Francia. Nel 1969 debuttò il primo profumo del marchio, Calandre, seguito da Azur e nel 1973 dalla fragranza Paco Rabanne pour Homme. Infine, nel 1987, il gruppo spagnolo Puig acquisì l'intera azienda Paco Rabanne.
Paco Rabanne era famoso per il suo spirito anticonformista e rivoluzionario. Il suo interesse per il futurismo e la ricerca di materiali innovativi lo hanno reso una delle figure di spicco dell'epoca conosciuta come "l'era spaziale", a cui sono legati anche i couturier Pierre Cardin e André Courrèges.
