Gli eredi Hermès, primo patrimonio professionale in Francia davanti a Bernard Arnault

Parigi - Gli eredi Hermès hanno beneficiato dell'ottima performance in Borsa del gruppo del lusso nel 2025, conquistando la prima posizione nella classifica annuale delle fortune professionali francesi, pubblicata oggi dalla rivista Challenges, superando Bernard Arnault e la sua famiglia.

Dall'inizio del 2025, Hermès, che ha resistito meglio al rallentamento del mercato mondiale del lusso, si è saldamente posizionata come prima capitalizzazione di borsa in Francia. La maison ha superato il gigante mondiale Lvmh, il cui principale azionista è Bernard Arnault.

L'imprenditore, che per un periodo è stato l'uomo più ricco del pianeta, era in testa alla classifica delle fortune francesi di Challenges dal 2017. Quest'anno dovrà accontentarsi del secondo posto, con una fortuna professionale stimata a 117 miliardi di euro, 74 miliardi in meno rispetto alla classifica Challenges dello scorso anno e ben lontana dai 163 miliardi attribuiti ai numerosi membri delle famiglie eredi di Hermès, proprietarie di due terzi delle azioni del gruppo.

La rivista ha contato 145 famiglie miliardarie in Francia quest'anno, due in meno rispetto al 2024, ma quasi dieci volte di più rispetto alla creazione della classifica, circa trent'anni fa.

Secondo Challenges, il patrimonio complessivo delle 500 maggiori fortune francesi ha raggiunto 1.128 miliardi di euro nel 2025, in calo rispetto al record di 1.228 miliardi di euro dello scorso anno. La classifica di Challenges si basa sulle azioni e quote sociali delle aziende, il cui valore è determinato o dalla quotazione in Borsa o da una stima se i titoli non sono quotati.

Non tiene conto dei beni personali, come gli immobili. Dopo Bernard Arnault, la top 5 cambia poco. Al terzo posto troviamo i fratelli Alain e Gérard Wertheimer di Chanel (95 miliardi di euro di patrimonio), al quarto posto Françoise Bettencourt Meyers di L'Oréal (74 miliardi di euro), poi, quasi a pari merito, la famiglia Dassault e Rodolphe Saadé di Cma-Cgm (35 miliardi di euro).

Seguono poi Xavier Niel di Free (28 miliardi di euro), Gérard Mulliez di Auchan e Decathlon (26 miliardi di euro), François Pinault del gruppo Kering (proprietario di Saint Laurent e Gucci, 15 miliardi di euro) ed Emmanuel Besnier del gigante agroalimentare Lactalis (14 miliardi di euro).