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Pantaleo Dell’Orco nominato presidente della Fondazione Giorgio Armani

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Leo Dell'Orco con i modelli, Armani SS26 Credits: Courtesy of Giorgio Armani, ph credit Sgp
Scritto da Isabella Naef

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Pantaleo Dell’Orco è stato nominato presidente della Fondazione Giorgio Armani, secondo quanto riportato dalla Reuters. Istituita nel 2016 e pilastro fondamentale del piano di successione di Giorgio Armani, è guidata da un consiglio di amministrazione in cui siedono anche il banchiere di Rothschild Irving Bellotti, il nipote di Giorgio Armani Andrea Camerana, il notaio Elena Terrenghi e Andrea Silvestri, avvocato dello Studio Legance.

La fondazione, che è stata presieduta da Armani fino alla sua morte, controlla il 30% dei diritti di voto dell'impero della moda creato dallo stilista di origini piacentine. Alla Fondazione, come stabilito dal testamento di Armani, spetta il diritto di piena proprietà del 9,9% di azioni e il 90% in nuda proprietà delle restanti, di cui l’usufrutto è assegnato a Dell’Orco, ai tre nipoti dello stilista e alla sorella Rosanna Armani. Dell’Orco avrà il 40% dei diritti di voto, il 30% spetteranno alla Fondazione, il 15% ciascuno ai nipoti Silvana Armani e Andrea Camerana.

Nato a Bisceglie, in provincia di Bari, il 2 novembre 1952, Dell'Orco è stato responsabile dell'ufficio stile uomo del Gruppo Armani e braccio destro di Giorgio Armani. Nel luglio del 2019 è diventato presidente del consiglio d'amministrazione della Pallacanestro Olimpia Milano che, dal 2008, fa capo a Giorgio Armani. Sotto la guida di Dell'Orco, l'Olimpia ha vinto lo scudetto 2022, quello del 2023, la Supercoppa 2020, la Coppa Italia 2021 e 2022, ha raggiunto le Final Four di EuroLeague 2021, si legge nella sua biografia.

Dell'Orco, di fatto, è stato vicino a Giorgio Armani per oltre 45 anni, fino alla sua scomparsa, lo scorso settembre

Nella autobiografia di Giorgio Armani, "Per amore", edita da Mondadori Electa, Collana Rizzoli Illustrati e pubblicata nel novembre del 2022, Armani parla del suo braccio destro Leo Dell'Orco. "In realtà si chiama Pantaleo... è la persona cui ho affidato i miei pensieri più privati, personali, di lavoro e non, che ha saputo tenere per sé con grande riserbo. Grazie Leo!".

Leo Dell'Orco e Giorgio Armani Credits: Courtesy of Armani, credit SGP

In un'intervista rilasciata nel 2023 da Dell'Orco al quotidiano Repubblica, raccontava: "preferisco stare dietro le quinte e fare le cose importanti da lì, tutto qui". Alla domanda se Armani sia esigente, rispondeva: "credo che non mi abbia mai detto bravo. Cara grazia se mi ha dato una pacca sulla spalla. Ma non ne soffro, ormai so come ragiona. E un'altra cosa: fosse per lui, farebbe tutto e subito. Non gli si sta dietro".

Non infrequenti i testa a testa con lo stilista di origini piacentine: "se sono convinto di una cosa, non mollo. La cosa più divertente è quando Giorgio mi chiama per un parere mentre lavorano sulla donna. Quando arrivo vedo il terrore negli occhi di tutti, perché sanno che dico sempre quello che penso, e che insisto fino a quando lui non si convince", raccontava a Repubblica.

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