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Pierpaolo Piccioli lascia la direzione creativa di Valentino

Scritto da Isabella Naef

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Pierpaolo Piccioli al termine della sfilata SS23 Credits: Launchmetrics/spotlight
Valentino conclude la collaborazione con Pierpaolo Piccioli dopo 25 anni. Mayhoola for investments ha comunicato la decisione congiunta di interrompere la collaborazione con il designer.

Lo stilista, spiega il management in una nota, ha influenzato il percorso della maison con la sua visione, dedizione e spirito innovativo, influenzando un capitolo cruciale nella storia della casa di moda fondata da Valentino Garavani. "Non tutte le storie hanno un inizio e una fine, alcune vivono una specie di eterno presente che brilla di una luce intensa, così forte da non lasciare ombre", ha scritto lo stilista sulla sua pagina Istagram. "Sono stato in questa azienda per 25 anni, e per 25 anni sono esistito e ho vissuto insieme alle persone che con me hanno intessuto le trame di queste storia bella che è mia e nostra". "Stella (una delle figlie, ndr) aveva due anni quando è venuta a vedere la mia prima sfilata, sta per compierne 18 e l'altra sera mia ha chiesto: Come ti senti? Giovane e libero, ho risposto. Vi regalo gli occhi miei per vedervi come vi vedo io. Giovani e liberi. E pieni di sogni. Sempre. Con amore, pp", ha concluso Piccioli.

"Sono grato a Pierpaolo per il suo ruolo di direttore creativo e per la sua visione, impegno e creatività che hanno portato la maison Valentino a quello che rappresenta oggi", ha sottolineato il ceo Jacopo Venturini. Piccioli è entrato nella maison nel 1999, ricoprendo il ruolo di unico direttore creativo negli ultimi otto anni dopo un iniziale periodo alla guida dell’ufficio stile del marchio già dal 2008 in tandem con Maria Grazia Chiuri.

"Estendiamo il nostro più profondo ringraziamento a Pierpaolo per aver scritto un capitolo importante nella storia della maison Valentino. Il suo contributo negli ultimi 25 anni lascerà un segno indelebile", ha affermato il chairman Rachid Mohamed Rachid.

La carriera

Dopo gli studi superiori, Pierpaolo Piccioli si iscrive all’Istituto europeo di design di Roma. L’impegno si affianca fin dai primi anni al lavoro d’atelier. Dopo le prime esperienze, nel 1990 arriva da Fendi per lavorare sugli accessori del brand. In questo periodo, si legge sul sito di Valentino, si avvicina al cuore del mestiere: il contatto con l’alto artigianato italiano e la possibilità di sperimentare con un nuovo approccio.

“Lavorare a stretto contatto con gli artigiani e le eccellenze italiane è stato fondamentale. Mi ha permesso di conoscere le regole per poi infrangerle e riscriverle. Il savoir-faire è la base del mestiere di un designer. È il terreno da cui parte ogni processo creativo.” Dopo Fendi, insieme a Maria Grazia Chiuri arriva da Valentino per sviluppare la nascente linea di accessori. È l’inizio di una sfida: traghettare la grande tradizione della Couture Valentino dagli abiti agli oggetti. Mantenendo intatta la tradizione, la cura e la creatività del suo fondatore. L’esperimento funziona su tutti i fronti. E nel 2008, Pierpaolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri vengono nominati direttori creativi di Valentino.

“Fin dai primi giorni, il lavoro più importante sull’eredità Valentino è stato attualizzare la percezione, l’idea, l’essenza della Maison più della riproposizione del suo archivio. È stato un processo creativo che ha preso a modello il modus operandi dell’Atelier della Couture. Ovvero, l’eccellenza umana tradotta in ogni singolo dettaglio. Dagli show alle collezioni, dalle collaborazioni ai negozi".

Nel 2016, con l’uscita di Maria Grazia Chiuri, Pierpaolo Piccioli diventa il direttore creativo della maison. Oggi, dopo otto anni, è arrivato l'addio alla maison.

Valentino, FW24 Credits: Launchmetrics/spotlight
Mayhoola For Investments
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