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Prada: al via ad aprile la co-direzione creativa di Miuccia Prada e Raf Simons

Scritto da Isabella Naef

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Nuovo team creativo per Prada. A partire dal 2 aprile, infatti, Raf Simons entrerà a far parte del marchio Prada in qualità di co-direttore creativo, e lavorerà in partnership con Miuccia Prada, con pari responsabilità a livello di input creativo e processi decisionali.

Come ha spiegato la griffe attraverso una nota, la prima collezione disegnata da Miuccia Prada e Raf Simons sarà la collezione donna primavera/estate 2021, che sfilerà a Milano a settembre 2020.

La prima collezione disegnata da Miuccia Prada e Raf Simons sarà la collezione donna primavera/estate 2021

Questa partnership, che si estenderà a tutte le sfaccettature creative del marchio Prada," nasce da profondo rispetto reciproco e da una conversazione aperta, una decisione presa di concerto, proposta e perseguita da entrambe le parti. Dà vita a un nuovo dialogo tra due stilisti universalmente considerati tra i più importanti e influenti di oggi. Concettualmente, si tratta anche di un nuovo approccio alla definizione stessa di ciò che è la direzione creativa di un marchio di moda, si mette decisamente in discussione l’idea della individualità dell’autorialità creativa, sottolineando allo stesso tempo l’importanza e il potere della creatività in un panorama culturale in continuo mutamento"; si legge in una nota.

Secondo la griffe, inoltre, la sinergia di questa partnership ha ampie ramificazioni. "È una reazione ai tempi in cui viviamo, un’epoca di nuove possibilità, che consentono di assumere un punto di vista e un approccio diversi rispetto alle metodologie consolidate. Si può anche interpretare come il primo passo in direzione di più vasti ambiti di interazione, l’inizio di uno scambio e di una collaborazione liberi, che si interrogano sulle convenzioni creative".

La griffe ha appena sfilato a Milano, con la collezione autunno inverno 2020, nell'ambito di Milano moda donna, kermesse che si concluderà oggi, con sfilate a porte chiuse a causa del corona virus.

Indumenti ancestrali rappresentano un concentrato estetico delle tipiche definizioni di femminilità, sinonimo di delicatezza, fragilità e sensualità. Queste qualità sono esaltate per essere messe in discussione, riflettendosi in esempi visivi e retorici combinati deliberatamente per contraddire, tentare e proporre nuovi significati. Paradossalmente, la delicatezza può definire la forza.

A tailleur austeri si contrappongono scelte di lingerie; minaudières, compatte e a specchio, borse e bijoux, meccanismi di auto-rappresentazione femminile, si intrecciano con manufatti pratici in nylon e metallo, come strumenti funzionali. I fiori, simbolo della donna, sono un motivo ricorrente in varie applicazioni. L’immaginario del “cappotto in pelliccia” è esploso, imitato con il montone o le frange, la sua silhouette viene ripresa con nylon imbottito. Il volume, stretto in vita, ricorda una clessidra che evoca una femminilità eterna.

Foto: Miuccia Prada e Raf Simons, dall'ufficio stampa Prada

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