Scomparsa Jane Birkin: Hermès ne saluta il talento e l'umanità
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A lei la maison francese Hermès aveva dedicato una delle più celebri borse al mondo che porta, infatti, il suo nome. "Siamo profondamente addolorati per la notizia della scomparsa di Jane Birkin. Il nostro pensiero va alle sue figlie, ai nipoti e ai suoi cari. Abbiamo perso una cara amica e una compagna di lunga data. Con una sensibilità condivisa, abbiamo imparato a conoscerci, abbiamo scoperto e apprezzato la la morbida eleganza di Jane Birkin, che si è rivelata un'artista a tutti gli effetti, impegnata, con una mentalità aperta, con una naturale curiosità per il mondo e per gli altri. Salutiamo il talento e soprattutto la grande umanità di Jane Birkin e ci uniamo al lutto della sua famiglia", si legge in un comunicato emesso ieri da Hermès.
L'attrice era gravemente malata da tempo, tanto da essere costretta ad annullare i suoi concerti in primavera. L'ultima volta in pubblico era apparsa a febbraio, durante la cerimonia dei César, gli Oscar francesi.
Birkin era nata nel 1946 a Londra, suo padre David Birkin era comandante della Marina britannica, sposato con l'attrice Judy Campbell. Iniziò la carriera di attrice teatrale a 17 anni, a Londra, negli anni della swinging London. In seguito esordì come cantante in un musical spinta dal compositore inglese John Barry (l'autore delle musiche dei film di James Bond), che poi sposò all'età di 19 anni. Da questo matrimonio, nel 1967, ebbe la sua prima figlia, Kate Barry, deceduta nel 2013.
A fine degli anni '60 scoppiò la passione con Serge Gainsbourg dal quale, nel 1971, ebbe la figlia Charlotte. Con Gainsbourg l'attrice andò a vivere a Parigi. Negli anni '80, terminata la relazione con lui, per 13 anni Birkin fu compagna del regista Lou Doillon, con il quale, nel 1982, ebbe la sua ultima figlia, Lou.
Come è nata la Birkin di Hermès
Quanto alla costosissima borsa che porta il suo nome: la Birkin di Hermés, la leggenda narra che un giorno del 1984 l'attrice si trovasse seduta in aereo accanto all’allora presidente esecutivo di Hermès, Jean-Louis Dumas che, osservandola indaffarata a raccogliere il contenuto della sua borsa sparpagliato a terra, le chiese come mai non utilizzasse una borsa più pratica. “Che ci vuoi fare, Hermès non fa borse con le tasche", disse lei non sapendo chi fosse l'interlocutore. In quell'istante Dumas rivelò la sua identità e per tutto il tempo del viaggio da Parigi a Londra indagò su come dovesse essere la borsa perfetta per Jane Birkin. Nacque così la celebre bag, ora battuta alle aste per cifre con molti zeri oppure in vendita sulle piattaforme di second hand di lusso come Vestiaire Collective. Quella rossa in pelle pubblicata a corredo di questo articolo è in vendita a 18mila euro, mentre quella gialla a 9700 euro.
La Birkin è progettata in quattro misure, 25×19 centimetri, 30×23 centimetri, 35×28 centimetri e 40×31 centimetri. Per acquistarla nuova occorrono, in media, due anni di attesa.
Hermès ha archiviato i primi tre mesi con un fatturato consolidato pari a 3,4 miliardi di euro, mettendo a segno una crescita del 23 per cento. "Il primo trimestre del 2023 è in linea con i buoni risultati del 2022 e riflette il successo riscosso dalle nostre collezioni in tutto il mondo, grazie alla fedeltà dei nostri clienti. Siamo orgogliosi di rafforzare le nostre capacità produttive e di consolidare il nostro modello artigianale", sottolineava, qualche mese fa Axel Dumas, presidente esecutivo di Hermès.
Le vendite del sellaio di rue Faubourg-Saint-Honoré, sono risultate particolarmente dinamiche in tutte le aree geografiche e in tutte le linee di business.