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Stefano Secchi è il nuovo direttore generale di Moschino

Scritto da Isabella Naef

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Stefano Secchi è il nuovo direttore generale di Moschino. Il manager succede a Gabriele Maggio, che ha ricoperto il medesimo ruolo per oltre tre anni.

L'annuncio arriva direttamente da Aeffe, attraverso una nota stampa. "Secchi, 42 anni, vanta un’ampia esperienza, che combina competenze commerciali e di prodotto, maturata dal 2005", si legge nella nota.

Secchi entra in Moschino dopo aver ricoperto per circa tre anni il ruolo di direttore commerciale di Etro

Con una consolidata conoscenza delle dinamiche del mondo del fashion e del lusso su scala internazionale, il manager entra in Moschino dopo aver ricoperto per circa tre anni il ruolo di direttore commerciale di Etro. In precedenza, ha trascorso circa tre anni in Versace, diventando global wholesale director nel 2015.

Secchi ha iniziato la sua carriera nel Gruppo Giorgio Armani, dove, nell’arco di otto anni, ha assunto cariche con responsabilità crescenti, in ultimo group strategic marketing manager nel 2011.

“Siamo soddisfatti dell’ingresso di Stefano Secchi in Moschino e riconosciamo in lui le competenze per guidarne un’ulteriore fase di crescita e di valorizzazione, in continuità con la forte identità distintiva del brand, cogliendo nuove opportunità di sviluppo commerciale e affrontando con successo le sfide che un mercato sempre più globale impone”, ha sottolineato Massimo Ferretti, presidente esecutivo di Aeffe e presidente del consiglio di amministrazione di Moschino.

“Sono entusiasta dell’opportunità e desideroso di poter contribuire a un’ulteriore espansione internazionale di Moschino insieme al talentuoso team della Maison e alla collaborazione dei nostri key partners”, ha detto Stefano Secchi.

Aeffe, società del lusso, quotata al segmento Star di Borsa Italiana, che opera con marchi come Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini, Moschino, Pollini, Jeremy Scott e Cédric Charlier, ha archiviato il primo semestre con ricavi consolidati pari a 173,3 milioni di euro, rispetto ai 171,1 milioni del primo semestre 2018, con un incremento dell’1,3 per cento, a cambi correnti (+1 per cento a cambi costanti).

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono stati pari a 132,2 milioni di euro registrando un incremento dello 0,4 per cento a cambi correnti rispetto al primo semestre 2018.

I ricavi della divisione calzature e pelletteria hanno segnato al lordo delle elisioni tra le due divisioni un aumento del 4,4 per cento e ammontano a 60,7 milioni di euro grazie principalmente alla performance del brand Moschino.

Nel primo semestre 2019 le vendite sul mercato italiano sono diminuite dell’1,3 per cento a 80,1 milioni di euro rispetto al primo semestre 2018, calo direttamente imputabile alla debolezza del canale wholesale, in controtendenza rispetto alla positiva performance del canale retail. Il mercato italiano è pari al 46,2 per cento del fatturato consolidato; tale incidenza si riduce al 34 per cento al netto dell’effetto delle vendite alla clientela straniera effettuate sul territorio nazionale.

A tassi di cambio costanti, nel primo semestre 2019 le vendite in Europa, con un’incidenza sul fatturato del 22,3 per cento, hanno riportato una diminuzione del 6,5 per cento, per il rallentamento del canale wholesale.

In Asia e nel resto del mondo, il gruppo ha conseguito ricavi per 45,5 milioni di euro, con un’incidenza sul fatturato del 26,3 per cento, in aumento del 14,8 per cento a cambi costanti rispetto al primo semestre 2018, grazie soprattutto al buon andamento dell’area della Greater China, che è cresciuta del 9,7 per cento.

Le vendite in America, con un peso sul fatturato del 5,2 per cento, hanno registrato una diminuzione del 5,5 per cento, a tassi di cambio costanti, interamente legata all’andamento del canale wholesale. A livello di canale distributivo, nel primo semestre del 2019, il canale wholesale ha registrato a tassi di cambio costanti una diminuzione del 2,8 per cento (-2,4 per cento a tassi di cambio correnti) e ha rappresentato il 69,8 per cento del fatturato. La diminuzione è derivata dalla contrazione registrata nel secondo trimestre per effetto dell’andamento della campagna vendite delle collezioni della stagione autunno/inverno 2019 completata nel secondo quarter dell’anno che ha riportato nel suo complesso una decrescita del 4 per cento.

Le vendite dei negozi a gestione diretta (canale retail) hanno confermato una buona performance, evidenziando un incremento del 9,2 per cento a tassi di cambio costanti (+9,5 per cento a cambi correnti), pari al 26,6 per cento delle vendite del Gruppo.

Foto: Stefano Secchi, Moschino, dall'ufficio stampa

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