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Supreme: il direttore creativo Tremaine Emory lascia ufficialmente

Scritto da FashionUnited

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Tremaine Emory Credits: Jamie McCarthy / Getty Images North America / Getty Images via AFP
Tremaine Emory, direttore creativo del marchio di streetwear Supreme, ha ufficialmente lasciato la sua posizione al vertice creativo della società dopo aver accusato l'azienda di "razzismo sistemico".

La sua uscita dal marchio di abbigliamento americano arriva a poco più di un anno dalla sua nomina, avvenuta nel febbraio del 2022.

Emory ha confermato le ragioni della sua decisione in una lettera di dimissioni, acquisita e riportata da Business of Fashion, in cui lo stilista afferma il presunto razzismo subito nella struttura di Supreme. La lettera del creativo solleva, inoltre, questioni legate "all'incapacità di comunicare" con i dirigenti dopo la cancellazione di una collaborazione programmata con l'artista Arthur Jaffa. Emory ha osservato che le persone accusate non sono state in grado di fornire "piena visibilità alle ragioni che hanno portato alla cancellazione", causando "una grande quantità di angoscia e la convinzione che il razzismo sistemico fosse in gioco all'interno della struttura di Supreme".

Supreme contesta le accuse di razzismo

Dopo l'annuncio dell'uscita di Emory, Supreme ha rilasciato una dichiarazione ai media in cui afferma che: "pur prendendo sul serio queste preoccupazioni, siamo fortemente in disaccordo con la caratterizzazione che Tremaine fa della nostra azienda e della gestione del progetto Arthur Jafa, che non è stato cancellato". "Questa è stata la prima volta in 30 anni in cui la società ha assunto un direttore creativo. Siamo dispiaciuti che non abbia funzionato con Tremaine e gli auguriamo la migliore fortuna per il futuro". Emory è stato nominato direttore creativo poco dopo l'acquisizione di Supreme da parte di Vf Corporation nel 2020, con un'operazione da 2,1 miliardi di dollari.

Prima di entrare in azienda, Emory ha fondato Denim Tears e ha fornito consulenza a una serie di creativi, tra cui Kanye West e Virgil Abloh, oltre che a marchi come Nike, New Balance e Off-White. Negli ultimi giorni, inoltre, Tremaine ha cominciato a raccontare su Instagram la sua esperienza da Supreme, svelando la sua verità dei fatti. In uno dei primi post, ha suggerito ai suoi follower di leggere il libro White Fragility di Robin DiAngelo, sulle difficoltà di lavorare e vivere in un sistema costruito per favorire principalmente gli uomini bianchi ed eterosessuali. In un altro post su Instagram dice "ho combattuto con le unghie e con i denti per allinearmi con Supreme su una dichiarazione alla stampa in cui si spiegasse che sono andato via da Supreme a causa di problemi razziali sistemici..... Non posso schierarmi per una dichiarazione che non citi razzismo sistemico.."

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