Toni Ruiz diventa amministratore delegato di Mango
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Toni Ruiz è il primo ceo dell'azienda spagnola Mango. Il manager è nel consiglio di amministrazione dell'azienda dal 2015. Prima responsabile finanziario e, poi, dal 2018, direttore generale, ora Ruiz ricopre il ruolo di amministratore delegato. "Con questa decisione, la proprietà di Mango apprezza e rafforza il ruolo di leadership esercitato da Toni Ruiz nella trasformazione dell'azienda, che dovrà continuare nei prossimi anni", si legge in un comunicato della catena spagnola.
Fondata nel 1984, Mango si è recentemente unita alla Sustainable apparel coalition (Sac)
Isak Andic, fondatore di Mango, continuerà a presiedere il consiglio di amministrazione, di cui fa parte anche Daniel López, direttore dello sviluppo e il direttore dell’immagine e della comunicazione Jonathan Andic.
Al comitato direttivo si aggiungono Elena Carasso, responsabile settore online e clienti; Luis Casacuberta, direttore di woman e kids; Josep Barberà, cfo; David Gutiérrez, responsabile globale del personale; Jordi Álex Moreno, cto; Antonio Pascual, direttore globale della supply chain e César de Vicente, direttore globale retail.
Ruiz si è laureato in Scienze economiche presso l'Università di Barcellona e ha conseguito un Master in economia e amministrazione d'impresa presso l'Iese. Il manager ha sviluppato buona parte della propria carriera professionale presso Leroy Merlin, del gruppo Adeo, rivestendo il ruolo di responsabile finanziario del marchio in Spagna e occupando il posto di controllo e pianificazione a livello mondiale.
Fondata nel 1984, l'azienda si è recentemente unita alla Sustainable apparel coalition (Sac), organizzazione attiva nel settore tessile che ha come obiettivo quello di promuovere le buone prassi nella catena di fornitura e misurare l’impatto ambientale e sociale dei marchi.
La multinazionale si unisce così agli oltre 250 marchi, rivenditori, produttori, organizzazioni governative e ambientali, e istituti accademici che fanno parte di questa iniziativa, che rappresenta 35 Paesi in totale.
“Noi di Mango crediamo che l’industria tessile debba trasformarsi per arrivare a essere sostenibile e, a tal fine, stiamo lavorando per promuovere miglioramenti sociali e ambientali che ci portino a questa sostenibilità”, ha sottolineato, attraverso una nota, Beatriz Bayo, incaricata della responsabilità sociale d'impresa di Mango.
Nel 2011, la Sac ha sviluppato il cosiddetto Higg Index, un insieme di strumenti che consentono a marchi, rivenditori e infrastrutture di misurare a qualificare con precisione l’impegno in fatto di sostenibilità sociale o ambientale di un'azienda o di un prodotto.
Alla fine del 2019 Mango è entrata nel Fashion Pact, una coalizione globale composta da un totale di 56 aziende e 250 marchi, il cui obiettivo è promuovere la sostenibilità ambientale del settore tessile e della moda. Il marchio è membro della Better Cotton Initiative, che mira a trasformare la produzione mondiale basandosi sui tre pilastri della sostenibilità: fattore ambientale, sociale ed economico. Seguendo questa linea, l'azienda ha annunciato alcune settimane fa l’intenzione di aumentare la quota di fibre sostenibili nelle sue collezioni dichiarando che entro il 2025 il 100 per cento del cotone impiegato nei suoi capi sarà di origine sostenibile. L’azienda prevede inoltre di aumentare l’uso di poliestere riciclato nei suoi capi fino al 50 per cento entro il 2025 e il 100 per cento delle fibre di cellulosa impiegate saranno di origine controllata entro il 2030.
Foto: Toni Ruiz, dall'ufficio stampa Mango