Benetton: nella fase di rilancio l'ecommerce è in primo piano
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Durante l'incontro del 23 luglio con i sindacati, Benetton ha fatto il punto della situazione e ha ribadito che l'azienda è pronta per la fase due, quella del rilancio.
In questa fase, come riporta il Corriere del Veneto, si esaurisce l’ultima coda di contratti di solidarietà. Ciò significa che non si parlerà più di esuberi ma a partire da settembre sarà possibile cominciare un dialogo per definire un nuovo contratto integrativo, essendo l’ultimo scaduto nel 2023.
Alla fine del 2025 i 1.100 dipendenti dai quali si partiva saranno diventati circa 700 e la loro progressiva riduzione ha consentito di affievolire il ricorso agli ammortizzatori sociali, oggi ancora in essere ma in misura ridotta (una solidarietà pari mediamente a una dozzina di ore la settimana). Gli incentivi all'esodo, quindi, porteranno alla fuoriuscita di 400 dipendenti in un anno.
Il prossimo step dell'azienda, guidata dal ceo Claudio Sforza, consisterà nel disaggregare alcuni asset in società autonome, sempre comprese nel gruppo, il primo dei quali dedicato esclusivamente al potenziamento dell’ecommerce, su cui ci sono ampi margini di crescita.
Seguiranno con tutta probabilità la logistica e, più avanti, la commercializzazione. Il 2025 si concluderà ancora in perdita.