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Lisandroni (ceo di Cucinelli): importante costruire un rapporto equilibrato tra marchio e cliente

Scritto da Isabella Naef

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Brunello Cucinelli, SS26 Credits: Launchmetrics/spotlight

La strategia di Brunello Cucinelli poggia su una crescita graduale che, nel tempo, è capace di assicurare un rapporto equilibrato tra marchio e cliente e una distanza "corta" tra i due. "Il nostro brand ha un posto chiaro all'apice della piramide del lusso", ha spiegato ieri, a Milano, Luca Lisandroni, ceo di Brunello Cucinelli, intervenendo a una tavola rotonda nell'ambito della undicesima edizione dell'Altagamma Consumer and retail insight.

Un percorso che ha dato i suoi frutti: i ricavi del primo trimestre 2025 sono stati pari a a 341,5 milioni di euro, con una crescita del +10,5% a cambi correnti (+10% a cambi costanti) rispetto al primo trimestre 2024. L'azienda, che domani, 10 luglio, presenterà i risultati dei primi sei mesi, ha sempre fatto del benessere, quello dei dipendenti in primis, il suo faro. "Il tema del benessere è fondamentale, bisogna sentirsi speciali", ha detto Lisandroni, classe 1978, una laurea in Discipline economiche e sociali presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano, e un passato in Luxottica, prima di approdare, nel 2016, alla società umbra. Insomma, quel benessere e quella crescita giusta e garbata che lo stesso Brunello Cucinelli, fondatore dell'azienda, richiamava nel suo discorso in occasione della quotazione in Borsa, nel 2012.

Agli investitori, infatti, Cucinelli spiegava la filosofia dell’impresa chiarendo che l'azienda voleva ricercare un profitto sostenibile, garbato, "con l’intenzione di fondo di immaginare un’azienda che potesse crescere senza recare danno alcuno all’umanità o, per lo meno, il minor danno possibile".

Quanto al prodotto, qualità, emozione e divertimento sono tuttora gli ingredienti fondamentali per prendersi cura del cliente che esprime "un desiderio di cose belle e intense", ha raccontato Lisandroni.

La cura e il rapporto stretto e personale con la clientela non hanno impedito all'azienda di mettere a frutto tecnologia e intelligenza artificiale. "Siamo attenti all'innovazione", ha spiegato Lisandroni, a FashionUnited.

Circa un anno fa Cucinelli ha presentato il suo nuovo progetto, BrunelloCuccinelli.Ai, un sito che desidera esprimere "umana intelligenza artificiale”. "Abbiamo immaginato un sito che, grazie all’unione di umana e artificiale intelligenza, possa offrire una nuova esperienza di navigazione e scoperta della nostra filosofia, di Brunello e dell’impresa. Rispettiamo la tua privacy: non utilizziamo cookie, non raccogliamo né condividiamo informazioni per identificarti e minimizziamo l’uso di informazioni sulla navigazione", si legge sul sito.

Sulla piattaforma è possibile creare domande e ottenere risposte generate, "esattamente come se ci fosse un bibliotecario pronto a risponderti", spiegava Cucinelli l'estate scorsa. Un progetto che parte dall'idea di sfruttare l'intelligenza artificiale per valorizzare quella umana, amplificando il capitale umano.

Brunello Cucinelli
Luca Lisandroni