Un libro, con la prefazione di Jean-Charles de Castelbajac, per i 60 anni di K-Way
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Proseguono anche in Francia i festeggiamenti per i 60 anni di K-Way. In occasione del suo 60esimo anniversario, il marchio, che fa capo al Gruppo BasicNet, celebra la sua eredità con un libro firmato Pascal Montfort, con prefazione di Jean-Charles de Castelbajac, pubblicato dalle edizioni Cherche Midi. Il volume "K-Way 60 ans" (152 pagine) costa 34 euro e uscirà il 23 ottobre.
Sinonimo di creatività, innovazione e qualità, K-Way fa oggi parte della vita quotidiana e dell'immaginario di diverse generazioni. "K-Way, six décennies de style et d'innovation" (K-Way, sei decenni di stile e innovazione, ndr) è un'opera firmata da Pascal Monfort, esperto di moda e libraio di Ephemera, luogo ibrido tra libreria e galleria d'arte. Riccamente illustrato, il libro ripercorre la storia del marchio dalle sue origini a oggi, combinando archivi, immagini contemporanee e testimonianze di Jean-Charles de Castelbajac, Alexandre Matiussi (Ami), Domitille Brion (direttrice artistica di Soeur) e Sophie de Mahieu (specialista di moda e sport, Musée des arts décoratifs).
Nato in un giorno di pioggia a Parigi nel 1965, il K-Way è una rivoluzione firmata Léon-Claude Duhamel
Nato in un giorno di pioggia a Parigi nel 1965, il K-Way è una rivoluzione firmata Léon-Claude Duhamel. Questo giubbotto antivento leggero e compatto, con la sua tasca integrata per indossarlo a marsupio, ha rapidamente conquistato la Francia e l'Europa. Apprezzato dagli sciatori e reso popolare da Sophie Marceau nel film “La Boum” (in Italia uscito con il titolo Il tempo delle mele), il K-Way è entrato nel dizionario nel 1995. Un fenomeno culturale innegabile. Rilanciato nel 2004 dal gruppo BasicNet (che lo scorso febbraio ha ceduto il 40% del marchio K-Way a Permira, tramite il suo fondo Permira Growth Opportunities II), K-Way conserva il suo Dna funzionale e impermeabile, innovando al contempo con materiali riciclati e traspiranti. I modelli di punta come Léon e Claude vengono rivisitati e la gamma si amplia con piumini e parka.
La mostra per celebrare i 60 anni di K-Way approda a Parigi dal 22 al 26 ottobre
La mostra per l'anniversario “ln Y /Our Life Project - The Hidden side of everyday things” dopo Milano e Londra, approderà a Parigi, dal 22 al 26 ottobre. Per la tappa finale, la mostra occuperà l'Atelier Richelieu, indirizzo al civico 60 di rue de Richelieu a Parigi, in concomitanza con la fiera d'arte contemporanea “Art Basel”.
Per l'occasione, lo spazio di 700 metri quadrati su due livelli, situato nel quartiere della Borsa/Palais Royal, diventerà “Le K-Way social club”: un salone aperto e inclusivo, concepito come un vero e proprio luogo di vita per gli attori del mondo dell'arte, la società parigina e la comunità K-Way.
"K-Way è da sempre impegnata nella promozione dell’arte contemporanea, dell’innovazione e della creatività, celebra i suoi 60 anni abbracciando questi stessi valori. Così abbiamo aperto le porte alla creatività e all’arte contemporanea, coinvolgendo alcune tra le menti più brillanti della scena internazionale per reimmaginare la nostra quotidianità. Gli artisti coinvolti nel progetto sono Francesca Casale, Serafin Gerber, Agostino Iacurci, Koo Jeong-A, Eva Jospin, Masha Leonenko, Tomáš Libertíny, Andrea Magnani, Emiliano Ponzi, Luisa Rabbia, Leanne Shapton, Patricia Urquiola, Olimpia Zagnoli", spiegava lo scorso febbraio, a Milano, durante una conferenza stampa, Lorenzo Boglione, amministratore delegato del Gruppo BasicNet.