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Carlo Volpi, Lucio Vanotti e Sansovino 6 sono i Pitti Italics

Scritto da Isabella Naef

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La settimana scorsa Pitti Immagine ha annunciato che lo special guest dell'edizione di Pitti Uomo di gennaio sarà Paul Smith, mentre Tim Coppins sarà menswear guest designer del salone; oggi, invece, sono stati svelati altri ospiti e progetti speciali.

Pitti Italics, il programma della Fondazione Pitti Immagine Discovery che promuove e supporta le nuove generazioni di fashion designer che progettano e producono in Italia, presenta Carlo Volpi. Il vincitore di Who is on next? Uomo 2016, toscano basato a Londra dal 1998, ha studiato al Royal College of Art e ha lanciato il suo knitwear brand nel 2014. "I suoi lavori sono caratterizzati da colori forti e pattern eclettici, e le tecniche manuali tradizionali sono reinterpretate con le tecnologie manifatturiere più avanzate", spiegano gli organizzatori di Pitti in una nota.

Altro ospite dell'edizione di Pitti Uomo sarà Lucio Vanotti

Altro ospite dell'edizione in agenda dall'11 al 13 gennaio, sarà Lucio Vanotti. Classe 1975, Lucio Vanotti porta avanti con la sua ricerca un ideale di moda razionale e purista. Selezionato da Giorgio Armani per sfilare nell’Armani Teatro, nel giugno 2016 ha sfilato a Firenze. Riducendo ogni capo a forme essenziali, le sue collezioni disegnano geometrie assolute, che avvolgono il corpo con raffinata naturalezza.

Infine, dopo la performance-evento come Pitti Italics in occasione dell’ultima edizione di Pitti Filati, Sansovino 6, brand fondato dal designer americano Edward Buchanan, approda a Pitti Uomo portando in scena anche la sua linea menswear, da sempre nel Dna del brand.

L'edizione del prossimo gennaio, inoltre, sarà attenta anche ai talenti giapponesi, grazie a un accordo di collaborazione tra Pitti Immagine e Japan Fashion week organization. Sulvam, classe 1984, marchio fondato dal giapponese Teppei Fujita, diplomato al Bunka Fashion college, con alle spalle una lunga collaborazione presso la maison Yohji Yamamoto, sarà a Firenze.

In virtù di una una nuova collaborazione con Kocca, agenzia governativa che supporta la creatività coreana, Pitti Immagine tornerà a puntare i riflettori sui più interessanti brand dalla Corea: in passerella, per questa edizione, le collezioni di Bmuet(te) e Ordinary People.

Bmuet(te) by Byungmun Seo è una label ready- to-wear fondata nel 2012 dal duo di designer Byungmun Seo e Jina Um.

Ordinary People è disegnato da Jang Hyeong Cheol ed è stato uno dei brand più giovani in assoluto a sfilare a Seoul Collection e per sette volte consecutive.

Foto: Ufficio stampa Pitti Uomo
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