White Man and Woman tra artigianalità e marchi storici
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Sostanziale tenuta dei visitatori esteri, mentre l’Italia ha registrato una flessione del 12 percento, rispetto a giugno 2016. Questi i dati sulla partecipazione a White Man and Woman, kermesse andata in scena a Milano, in zona Tortona, dal 17 al 19 giugno.
"Anche White subisce una flessione così come l’ha registrata l’intero sistema moda in questo mese di giugno (anche Pitti Uomo, per esempio, ndr), nonostante il nostro grande sforzo abbia portato al salone presenze estere di qualità. Realisticamente mi auguro, soprattutto nell’interesse delle aziende, che tutti noi attori principali del fashion system possiamo incontrarci per intraprendere strategie comuni e fare sistema, così come è stato fatto per il prossimo settembre, quando a Milano si concentreranno tutti i player del settore nello stesso periodo, un momento cruciale per il made in Italy che vedrà un forte incoming di buyer", ha sottolineato Massimiliano Bizzi, fondatore del salone.
Nei tre giorni del salone White ha dimostrato, ancora una volta, di essere capace di attrarre marchi di ricerca, etichette innovative, tanto made in Italy, come hanno testimoniato i 15 brand selezionati per la sezione ’It’s time to contemporary artisan, un progetto nato per valorizzare l’hand made 3.0. Tra i nomi più interessanti figura Giorgio Corvaglia, artista eclettico che spazia dall’arte alla moda e che ha debuttato sulla scena menswear con la primavera estate 2018.
Il suo stile, dai connotati fortemente mediterranei, racconta di un uomo creativo e poliedrico, ricco di dettagli barocchi della sua terra, il Salento. Broccati e tessuti fermi in cotone stampato sposano le linee asimmetriche delle giacche, dei pantaloni oversize, delle salopette e dei kurta, le lunghe camicie della tradizione afgana e pakistana, da indossare su freschi sarouel, a fantasia oppure in tinta unita.
Di sapore francese, impalpabili e freschi i copricostumi e i costumi di Ambas (che hanno prezzi intorno ai 130-160 euro), altra azienda che aderisce a Confartigianato Imprese come tutte le etichette selezionate da White per questa sezione.
A White le proposte degli artigiani e dei marchi conosciuti come Casadei
Interessante anche la selezione di marchi della sezione Athleisure for the Future, curata da Tomorrow, showroom internazionale con base a Londra. Tra questi Geym, Sapopa (già special guest di White), Ports 1961 X Everlast, Particle Fever, Monreal London.
Oltre alle etichette più giovani e creative, la kermesse ideata da Massimiliano Bizzi ha richiamato anche marchi con una lunga storia alle spalle e ben conosciuti dal mercato come I Blues, oppure Casadei. Quest'ultimo marchio ha messo a punto per White una capsule collection di scarpe ispirata agli anni '80. Con 59 anni di storia, e con lo sguardo sempre rivolto al futuro, Casadei ha creato una collezione pensata per la donna di oggi: rispettosa delle tradizioni ma istintivamente proiettata verso la ricerca di nuovi codici estetici. Mule e sabot tra le proposte dell'etichetta di calzature, già acquistabili in negozio o online, le scarpe hanno prezzi che vanno dai 440 euro ai 620 euro.
Nei tre giorni del salone, in zona Tortona, c'è stato anche spazio per una mostra dedicata a un capo della moda e del costume irrinunciabile come la camicia. Nell’ambito del progetto “La tradizione, Il Valore, Il Bello”, Albini group ha, infatti, portato in scena" White essentials, stile e materia nella camicia bianca", un percorso narrativo a cui hanno partecipato, tra gli altri, i designer Msgm, Fabio Quaranta, Vittorio Branchizio, Shirtstudio. In mostra, quindi, camicie rigorosamente bianche realizzate con i tessuti di Albini, appositamente per la kermesse di zona Tortona.
Poan e Wood Wood sfilano a White
Come accade ormai da qualche stagione, inoltre, il salone ha puntato anche su nomi da passerella e ha organizzato, in partnership con Camera della moda italiana, la sfilata di Poan, special guest di questa edizione, e di Wood Wood, marchio danese, già special guest della manifestazione dello scorso gennaio. Wood Wood è una label di moda e lifestyle creata nel 2002, con sede a Copenhagen, e diretta da Karl-Oskar Olsen e Brian SS Jensen.
Denominata Mondano, la collezione primavera/estate 2018 del marchio, che ha sfilato lunedì scorso alla Fabbrica del vapore, prende spunto dallo stile di vita e dall’atmosfera della Campania. La collezione fonde colori, silhouette e l’ispirazione generale della regione con l’estetica contemporary di Wood Wood.
Viaggiando lungo la costa e sull’isola di Capri, i due designer hanno avuto modo di godersi lo stile di vita comodo e spensierato della gente del luogo. Il cibo, il vino, le cene notturne e quella generala sensazione di Mondanità hanno ispirato il nome della collezione.
Lo stile italiano e i colori accesi sono evidenti in questa collezione che mixa streetwear con dettagli contemporary e uno stile performante. I prezzo vanno dai 75 euro delle t-shirt, ai 350 delle giacche, ai 150 dei pantaloni.
Lo special guest dell'edizione di White appena conclusa, invece, ha fatto sfilare la collezione battezzata The Phenomenon of Man. I capi nascono dai pensieri di un visionario e vitalista, che esamina radici storiche, futuro e tecnologia. La creatività dello stilista austriaco Georg Weissacher ha sovrapposto materiali non lavorati a motivi stampati dai colori terrei e componenti elettriche. I look di Poan, acronimo di People of all Nations, hanno silhouette genderless e oversize, stampe a contrasto e dettagli futuristici.
Foto: Casadei, Poan, Athleisure for the Future, Credit White press office, FashionUnited