Con la diffida di Unic il nome "wineleather" non esiste più
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È stata integralmente recepita la diffida inviata da Unic, Unione nazionale industria conciaria, a Vegea srl., ideatrice di “wineleather”, materiale ottenuto dalle vinacce vincitore lo scorso aprile del premio Global Change Award del gruppo H&M. “Wineleather” ora non esiste più: il materiale dovrà essere identificato con la ragione sociale della società.
Come scrive Unic in una nota stampa, “Wineleather, online (sul proprio sito web e sui portali veg oriented) e durante interviste riportate dalla stampa nazionale, è stata comunicata come totalmente ecologica e 100 percento vegetale, ma soprattutto caratterizzata dalle stesse qualità della pelle senza nulla dire o specificare sul proprio processo produttivo..
E' così che l'azione di Unione nazionale industria conciaria ha ha portato alla completa rimozione "dal sito web di Vegea delle definizioni ingannevoli per il consumatore e delle dichiarazioni volte a discreditare la pelle, la sua identità di prodotto e la filiera che ne contribuisce alla realizzazione", ha proseguito la nota.
Nel dettaglio, è stata accolta anche la contestazione relativa “all’uso decettivo del termine inglese leather per contraddistinguere ciò che non è pelle”.
A fine giugno si è tenuta a Milano, l'assemblea di Unione nazionale industria conciaria. L’assemblea Unic 2017 è stata l’occasione per presentare l’edizione numero 15 del rapporto di Sostenibilità, che si articola in un percorso scandito da 7 parole chiave, spiegando le ragioni per cui la pelle italiana genera "emozione", crea "valore" ed è "naturale", "pulita", "sicura", "etica" e "innovativa".
L’assemblea, inoltre, ha confermato per il biennio 2017-2018 la presidenza di Gianni Russo e la vicepresidenza di Graziano Balducci, Alessandro Iliprandi, Rino Mastrotto, Piero Rosati, Giuseppe Walter Peretti.
Il settore della conceria italiana ha archiviato il 2016 con un export pari a 3,8 miliardi di euro, ossia una quota superiore al 76 percento del fatturato, raggiungendo i mercati di 114 Paesi. Il bilancio dello scorso anno si è chiuso pressoché in linea con quello precedente, con un calo contenuto in quantità (-1,7 percento) e valore (-3,4 percento).
Foto: Unic press office