Giorgio Armani: dopo la pandemia le persone vorranno abiti che durino
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Anche Giorgio Armani, icona internazionale della moda e stilista simobolo della creatività e dello stile made in Italy, pensa che dopo la pandemia le persone vorranno qualcosa di diverso anche in fatto di abbilgliamento.
"Credo che lo stato attuale delle cose, con la sovrapproduzione di capi e il disallineamento tra il tempo delle collezioni e quello della stagione commerciale, sia davvero assurdo", ha sottolineato lo stilista piacentino, in risposta a un articolo pubblicato su Wwd. Armani pensa quindi che sia doveroso e necessario un “rallentamento” del settore.
Insomma, i ritmi vorticosi a cui gli addetti ai lavori si sono abituati sembrano avere le ore contate.
Anche per Lidewij Edelkoort, autrice di libri di tendenze e consulente di fama internazionale, la pausa forzata che dà origine a una "quarantena dei consumi", ecommerce a parte, avrà un profondo impatto culturale ed economico.
In definitiva, secondo l'esperta di origini olandesi, l'impatto del coronavirus sarà stratificato e complesso. "Improvvisamente le sfilate di moda sembrano bizzarre e fuori luogo, gli annunci di viaggio che entrano nel nostro spazio informatico sembrano invasivi e ridicoli, il pensiero di progetti futuri è vago e inconcludente.
Armani vede " questa crisi come un’opportunità per rallentare e riallineare tutto; per definire un nuovo e più significativo panorama per la moda. Ho lavorato con il mio team per tre settimane in modo che, dopo il blocco, le collezioni estive rimarranno nelle boutique almeno fino all’inizio di settembre, com’è giusto che sia. E così faremo d’ora in poi", ha aggiunto lo stilista, specificando che "le persone vorranno ancora vestiti che durano".
Una decina di giorni fa, il gruppo Armani, dopo aver donato 2 milioni di euro agli ospedali Luigi sacco, San Raffaele e Istituto dei Tumori di Milano, Spallanzani di Roma, all’ospedale di Bergamo, a quello di Piacenza e a quello della Versilia, ha deciso di produrre camici monouso per gli ospedali.
Foto: Armani, dall'ufficio stampa