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I nomi dei cinque finalisti della Cnmi Green Carpet Talent Competition

Scritto da Isabella Naef

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Moda

Camera della moda ha finalmente svelato i nomi dei cinque finalisti della Green Carpet Talent competition che si svolgerà a Milano il 24 settembre.

Si tratta di Matea Benedetti, Calcaterra, Co|te, Leo Studio Design e Tiziano Guardini. Matea Benedetti ha creato un look realizzato con un materiale ricavato dagli scarti della buccia delle mele e dell'industria del cibo. Il materiale è stato prodotto a Bolzano.

I cinque nomi sono stati scelti lo scorso luglio tra dieci finalisti che hanno realizzato capi con "tessuti" ecosostenibili come, per esempio, abiti e accessori ottenuti da reti da pesca riciclate, vestiti in paillettes ottenute da Cd e conchiglie italiane.

Matea Benedetti, Calcaterra, Co|te, Leo Studio Design e Tiziano Guardini sono i finalisti della Green Carpet Talent Competition

La rosa dei cinque nomi (scelti tra questi dieci: Atelier Terra Urbana, Mateja Benedetti; Calcaterra, Daniele Calcaterra; Co|Te, Tomaso Anfossi e Francesco Ferrari; Edithmarcel, Andrea Masato e Gianluca Ferracin; Kalyah, Nora Aldamer; Leo Studio Design, Leo Macina; Quattromani, Massimo Noli e Nicola Frau; Sculptour, Alessandra Spada; Tiziano Guardini, Tiziano Guardini; Vahan Khachatryan, Vahan Khachatryan) è stata selezionata durante la settimana della haute couture di Parigi, da Carlo Capasa, presidente di Camera della moda italiana, e da Livia Firth, direttore creativo e fondatore di Eco-Age, insieme a una giuria di personalità del mondo della moda. Il 24 settembre al Teatro alla Scala, durante la Milano fashion week, sarà decretato il vincitore del premio "Franca Sozzani Gcc Emerging Designer of the Year".

Elaine Welteroth (editor, Teen Vogue), Derek Blasberg (writer, editor e presentatore del programma televisivo 'Cnn Style') e Mira Duma (ceo e fondatore, Fashion Tech Lab ), Sara Sozzani Maino (head of Vogue Talents, Vogue Italia); Andrew Keith (presidente di Lane Crawford), Ruth Chapman (co fondatore di Matchesfashion), Stefan Siegel (fondatore e ceo, Not Just A Label) e Desiree Bollier (amministratore delegato di Value Retail) completano la giuria.

"I nostri giudici portano un misto di innovazione, intuizione e autenticità. Stiamo cercando di contribuire a formare il futuro dell'industria del lusso. I vincitori coniugano una intensa comprensione della tradizione, della competenza e della cultura con le nuove esigenze della sostenibilità e del design olistico, che riflette le realtà della biosfera. I giudici rispecchiano il calibro del vincitore che desideriamo", ha sottolineato Livia Firth.

Eco-Age è una società di consulenza, con sede a Londra, fondata dalla Firth, che aggrega esperienza e conoscenza dei leader e degli influencer globali per affrontare i temi più urgenti e le opportunità quotidiane, proponendo soluzioni attraverso valori etici e sostenibili, mentre the Green Carpet challenge è la piattaforma utilizzata per creare, implementare e comunicare le soluzioni sostenibili ad hoc, unendo glamour ed etica per accrescere il profilo di sostenibilità ed etica a livello globale. Il Gcc Brandmark, garante di eccellenza nell’ambito della sostenibilità, viene assegnato ai singoli prodotti e collezioni, una volta che sono stati validati da Eco-Age secondo i criteri sociali e ambientali, o i requisiti minimi basati sui 10 Gcc Principles for sustainable excellence. Trasparenza, non fare lavorare bambini, rispetto dei diritti dei lavoratori, tracciabilità dei materiali, riuso e riciclo, sono solamente alcuni di questi principi.

Foto: Matea Benedetti, Calcaterra, Tiziano Guardini, credit Camera della moda press office

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