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Chi potrebbe sostituire Dries Van Noten?

Scritto da Don-Alvin Adegeest

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Persone |Opinion

Dries van Noten al termine dello show SS24 Credits: Launchmetrics/spotlight

Sono passati solo cinque anni da quando Dries Van Noten ha venduto una quota di maggioranza della sua azienda a Puig, il conglomerato del lusso spagnolo. Non si sa se la pianificazione della successione abbia influito sulla transazione. A 65 anni, il recente annuncio di Dries Van Noten di ritirarsi dalla sfera della moda e di concentrarsi su altri aspetti della vita, spesso messi da parte dal ritmo incessante dell'industria della moda, avrebbe suscitato lodi in qualsiasi altro settore. Eppure, nell'ambito della moda, la sua decisione è stata accolta con sorpresa, se non addirittura con rammarico. In un settore in cui la longevità è spesso equiparata al prestigio, l'uscita di scena di uno stilista fondatore, simile a quella di un monarca che si dimette, sembra un cambiamento sismico.

La "senilità" permea il panorama della moda: stilisti navigati come Giorgio Armani, che quest'anno compie 90 anni, Karl Lagerfeld, scomparso a 85 anni, Ralph Lauren (82 anni), Tommy Hilfiger (72 anni) e Miuccia Prada (74 anni) tendono a sfidare i tempi convenzionali di pensionamento, rimanendo radicati nei loro ruoli ben oltre l'età media di pensionamento.

Sebbene Prada sia stata proattiva nella pianificazione della successione, assumendo Raf Simons come co-direttore creativo e affidando al figlio della signora Prada la supervisione del marketing, l'etichetta omonima di Van Noten è così intimamente intrecciata con la sua persona che l'identificazione di un successore in grado di guidare il marchio nel suo prossimo capitolo rappresenta una sfida formidabile.

Fondatori che si fanno da parte dopo aver venduto una quota

L'addio alle scene di Van Noten in seguito a una vendita non è un percorso insolito. Molti fondatori creativi scelgono di farsi da parte dopo l'acquisizione dei loro marchi, perché la crescita e l'espansione diventano fondamentali. Nonostante l'aumento dei ricavi e dell'efficienza operativa derivante dalla vendita di Van Noten a Puig, non è raro che si verifichino scontri tra la strategia commerciale e l'idealismo dei fondatori, anche se non si può dire che questo sia il caso di Puig.

Alessandro Michele, con il suo talento per l'estro e un'ottima esperienza in Gucci, emerge come potenziale candidato alla successione di Dries Van Noten, visti i suoi precedenti e la sua sensibilità creativa. Ma trovare un successore quando il fondatore è ancora vivo e vegeto, come Peter Hawkins in Tom Ford, comporta una serie di possibilità, vincoli e aspettative uniche. Van Noten non ha ancora rilasciato un'intervista, ma forse, come Tom Ford, sente di aver detto tutto quello che poteva dire sulla moda.

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