La moda dice Addio a Elio Fiorucci
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Se ne va un pezzo di storia della moda italiana e un protagonista con la p maiuscola del fashion internazionale. Oggi, a Milano, è scomparso Elio Fiorucci.
Lo stilista, 80enne, è stato trovato morto nella sua casa di Milano, in via Vittorio Veneto.
Fiorucci, secondo quanto riferito dai carabinieri, non rispondeva da ieri al telefono e i familiari hanno dato l'allarme. A trovarlo senza vita sono stati i primi soccorritori entrati in casa.
Tra le sue ultime collaborazioni figura quella con Ovs per la collezione Expo Milano 2015. Gli studenti dell’Istituto Marangoni sotto la tutorship di Fiorucci, hanno disegnato le grafiche per una collezione di t-shirt in bio-cotton interpretando i temi Expo
Affabile e sempre disponibile a raccontarsi, lo stilista era una delle figure più presenti e interessanti sulla scena della moda milanese. A lui va il merito di aver rivoluzionato la moda alla fine negli anni ’60 democratizzandola e di aver inventato il primo concept store milanese, aperto in Galleria Passarella nel 1967: una finestra sul mondo con le novità di Carnaby street, le hit parade londinesi e quelle statunitensi.
Il negozio fu venduto nel 2003 al gruppo svedese H&M. Allora Elio Fiorucci creò un nuovo progetto, “Love Therapy” , proponendo nuovi piccoli pezzi d'abbigliamento, nuovi jeans, nuove t-shirt, abiti e accessori capaci di dare divertimento e allegria. Fiorucci adottò per questo nuovo marchio due nanetti.
Tornando agli anni 1970, va detto che lo stilista "inventò" gli abiti di moda per il tempo libero, e fece del denim una passione contagiosa, tant'è che quasi ogni italiano ha nell'armadio almeno un capo in jeans a marchio Fiorucci. Inoltre, nel 1983, il film “Flashdance” lanciò la moda-palestra; Fiorucci fu tra i primi a mettere in vendita body, scalda-muscoli, fasce antisudore e leggings.
Sempre negli anni '70 aprirono i primi negozi Fiorucci anche a Londra e a New York e lo stilista ben presto divenne amico e ispiratore di star del calibro di Andy Warhol e Grace Jones. Nel 1976 aprì il Fiorucci store di New York, sulla 59esima Strada, disegnato da Ettore Sottsass, Andrea Branzi e Franco Marabelli e subito divenne un luogo cult e di incontro tra i maggiori esponenti delle comunità intellettuali newyorchesi. Warhol sceglse la vetrina del negozio per il lancio del suo rivoluzionario giornale “Interview”.