Natalie Massenet lascia Richemont
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Nathlie Massenet non sarà alla presidenza del colosso delle vendite online che nascerà dalla fusione tra Yoox e Net-a-porter e non sarà membro del consiglio di amministrazione.
In una nota Yoox ha comunicato che "a seguito delle dimissioni dal ruolo di presidente esecutivo di The-Net-a-porter group presentate in data odierna (2 settembre, ndr), Natalie Massenet non sarà membro del consiglio di amministrazione del nuovo gruppo che nascerà dalla fusione".
Quindi, la giornalista che fondò il retailer del lusso online non sarà nemmeno parte del consiglio di amministrazione dell'azienda che nascerà dalla fusione tra la sua "creatura" e il gruppo italiano fondato da Federico Marchetti.
Alcune fonti vicine al gruppo Richemont hanno fatto sapere che la Massenet riceverà una liquidazione milionaria dal gruppo ginevrino che acquisì Net-a-porter nel 2010.
Ieri il garante della concorrenza e dei mercati del Regno Unito, la Cma, ha dato l'ok alla fusione tra Net-a-Porter e Yoox
La società che nascerà dalla fusione avrà un fatturato da 1,3 miliardi di euro. Ieri il garante della concorrenza e dei mercati del Regno Unito, la Cma, acronimo di The Competitions and markets authority, ha dato l'ok alla fusione tra Net-a-Porter e Yoox. A breve sarà pubblicato il testo integrale relativo all'approvazione.
Alcune fonti vicine al gruppo Richemont hanno fatto sapere che la Massenet riceverà una liquidazione milionaria dal gruppo ginevrino che acquisì Net-a-porter nel 2010.
Secondo Wwd, c'era da aspettarsi le dimissioni della Massenet già da marzo quando Richemont annunciò la fusione con Yoox Group. Il fatto che il fondatore e ceo di Yoox, Federico Marchetti, fosse stato fin da subito indicato come amministratore delegato della nuova società, mentre Massanet fosse stata designata come presidente esecutivo con "compiti limitati" pare aver giocato un ruolo determinante nella decisione dell'imprenditrice. Massenet, inoltre, era stata fin da principio contro la fusione, date le diverse culture aziendali.