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Caporalato: Valentino Bags in amministrazione giudiziaria per omesso controllo

Scritto da Isabella Naef

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Retail
Valentino FW 25 Credits: Launchmetrics/spotlight

Il Tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria per la Valentino Bags Lab srl, società di produzione di borse e accessori da viaggio della controllante Valentino spa. Alla base del provvedimento, come riporta il Sole 24 Ore, un presunto omesso controllo sullo sfruttamento del lavoro in alcuni opifici cinesi nella catena dei sub-appalti della produzione

Valentino collaborerà con le autorità competenti

A proposito di questo provvedimento, Valentino spa, contattata da FashionUnited, ha precisato attraverso una nota: "negli ultimi anni, Valentino ha costantemente intensificato il proprio programma di valutazione dei suoi fornitori. Questo include audit condotti da enti certificati considerando l’intero processo produttivo, con l’obiettivo di garantire una filiera completamente trasparente e in linea con i più alti standard di qualificazione dei fornitori. Tale processo ha avuto un impatto positivo sull’intera supply chain e, in alcuni casi, ha portato alla cessazione dei rapporti con fornitori che non rispettavano gli standard etici di Valentino".

"Al fine di comprendere pienamente le circostanze che hanno portato ai provvedimenti adottati dalla magistratura in questo caso specifico, Valentino collaborerà con le autorità competenti", precisa, ancora, la nota.

Le indagini avrebbero accertato come "la casa di moda affidi, attraverso una società in house la creazione, produzione e vendita delle collezioni di moda e accessori, mediante un contratto di fornitura" e "l'intera produzione di parte della collezione di borse e accessori a società terze, con completa esternalizzazione dei processi produttivi", si legge in un lancio dell'agenzia di stampa Sole 24 Ore Radiocor.

L'azienda committente "per la riproduzione su scala industriale puo' competere sul mercato solo esternalizzando le commesse a opifici gestiti da cittadini cinesi, i quali anche mediante il ricorso a sub appalti non autorizzati riescono ad abbattere i costi ricorrendo al sistematico impiego di manodopera irregolare e clandestina in condizioni di sfruttamento".

Gli accertamenti, partiti circa un anno fa hanno coinvolto "opifici gestiti da cittadini cinesi nelle province di Milano e Monza e Brianza" e "tre ulteriori società ombra (prive di lavoratori) costituite ad hoc per effettuare una produzione occulta".

Controllati "sette opifici tutti risultati irregolari nei quali sono stati identificati 67 lavoratori, di cui 9 occupati in nero". Insomma, pare che la lavorazione avvenisse in condizione di sfruttamento, in presenza di gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e ospitando la manodopera in dormitori realizzati abusivamente e in condizioni igienico sanitarie sotto minimo etico". Come riporta l'agenzia di stampa Sole 24 Ore Radiocor sono stati denunciati per caporalato e altro sette titolari di aziende di origine cinese e sono state comminate ammende per 286mila euro e sanzioni amministrative pari a 35mila euro.

Valentino
Valentino Bags Lab