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Confcommercio: a Natale meno regali dello scorso anno

Scritto da Isabella Naef

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Natale un po' piu ricco quest'anno per gli italiani anche se si faranno meno regali. Secondo la consueta analisi dell'Ufficio studi di Confcommercio, infatti, è emerso che ogni famiglia spenderà 1.331 euro da tredicesima, il 3,1 percento in più rispetto allo scorso anno.

Per i regali Confcommercio prevede una spesa pro capite di 164 euro

Per quanto riguarda i regali in senso stretto Confcommercio prevede una spesa pro capite di 164 euro (166,1 nel 2015). La stima è dell'Ufficio studi di Confcommercio che ha presentato a Roma, presso la sede confederale, la consueta analisi su andamento dei consumi, ammontare delle tredicesime e propensione alla spesa per il Natale.

Numeri alla mano, il maggiore reddito disponibile sarà utilizzato per la casa, per viaggi e per rimettere in sesto il bilancio familiare.

Rispetto all'anno scorso, quindi, per i regali è da registrare una flessione dello 1,2 percento che sale, però, al 30,8 percento se si considerano gli ultimi sette anni.

Per quanto concerne la propensione agli acquisti durante le festività, il 71,7 percento degli italiani prevede "un Natale molto dimesso" (erano il 72,9 percento nel 2015 e appena il 33,7 percento nel 2009), mentre l'86 percento ha detto che effettuerà regali contro l'85,9 percento dello scorso anno.

Sta di fatto, comunque, che in tasca gli italiani avranno più soldi rispetto al dicembre dell'anno scorso: "l'ammontare netto delle tredicesime sarà di 40 miliardi, di cui il 12 percento sarà messo da parte e il 30 percento circa sarà destinato ai consumi grazie anche all'abolizione della Tasi che "regala" quest'anno 1,7 miliardi di reddito disponibile in più", ha spiegato Confcommercio. Ogni famiglia spenderà dunque 1.331 euro da tredicesima, il 3,1 percento in più su base annua.

Secondo il direttore dell'Ufficio Studi Mariano Bella, la dicotomia tra aumento del reddito disponibile e stasi dei consumi natalizi si spiega con una "congiuntura particolarmente oscura: il Paese non ha trovato una chiara direzione di marcia e molte sono le debolezze dal punto di vista della crescita. La politica dei bonus funziona nel breve termine, serve invece un messaggio chiaro alle forze produttive con il taglio generalizzato alle aliquote Irpef".

Foto: Confcommercio website
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