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Confesercenti Bologna solidale con i 165 dipendenti delle sedi bolognesi di Yoox

Scritto da Isabella Naef

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Retail
La settimana scorsa si è svolto a Milano il primo incontro tra i le categorie Filcams, Fisascat e Uiltucs e la dirigenza di Yoox Credits: Image: Ynap

Confesercenti Bologna è al fianco dei 165 dipendenti delle sedi bolognesi che Yoox intende licenziare. Ma chiede alle istituzioni "di non dimenticare i tanti dipendenti e titolari dei negozi di vicinato che negli ultimi anni anche a Bologna e area metropolitana hanno chiuso a causa della concorrenza sleale di tante multinazionali dell’ecommerce che commercializzano non line abiti, scarpe e accessori", si legge in un comunicato.

“Ma come mai la stessa attenzione non viene dedicata alla chiusura di un negozio di abbigliamento, di scarpe o accessori sotto casa? Nella chiusura di un negozio i posti di lavoro che si perdono sono sempre più di uno. A lavorare dietro al bancone c’è una famiglia di 2, 3 e anche 4 persone e, spesso, affiancate da una o due commesse. Negli ultimi anni almeno i 5-600 posti di lavoro sono sati persi per chiusura di piccole attività del settore abbigliamento, senza che dal punto di vista mediatico e politico nessuno si ponesse i problemi che giustamente oggi si pone al centro dell’attenzione anche mediatica” spiega, attraverso la nota, l'associazione.

“Contro i negozi di vicinato", conclude Confesercenti, "c’è stata sempre una concorrenza subdola e sleale. La concorrenza delle grandi piattaforme di vendite online, soprattutto nel settore dell’abbigliamento, che sempre più spesso, hanno sede in paradisi fiscali, anche d’Europa, dove pagano le tasse al 7%, contro il 43% cui sono sottoposti i negozi bolognesi e italiani, senza che nessuna istituzione si ponga il tema delle pari condizioni di mercato, ma anzi usando un principio liberale come merce di scambio in materia di dazi”.

“Quando un lavoratore, sia esso dipendente, sia piccolo imprenditore, perde il proprio posto di lavoro", sostiene Confesercenti Bologna, "è sempre un danno per la società, sia a livello economico, sia sociale. Una persona che ha un reddito sicuro, anche da lavoratore dipendente, è una garanzia per il Pil di una città, una regione o uno stato. Crea ricchezza anche per i settori del commercio e dell’artigianato, stabilità al bilancio del Comune e dello Stato, sicurezza nel vivere civile di una città".

La settimana scorsa, si è svolto a Milano, il primo incontro tra i le categorie Filcams, Fisascat e Uiltucs e la dirigenza di Yoox, alla presenza di Assolombarda e Confindustria. I sindacati sono fermi nella loro posizione e chiedono il ritiro dei licenziamenti annunciati e l'apertura di un reale confronto funzionale a gestire la crisi in cui versa la società e finalizzato a ridurre quanto più possibile l’impatto sulle lavoratrici e sui lavoratori. La tedesca LuxExperience si è detta genericamente disposta a “valutare” alternative al taglio dei posti di lavoro, ossia dei 211 esuberi annunciati. Oggi, 15 settembre, è in agenda un nuovo incontro.

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