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Drumohr apre in via della Spiga, a Milano, e pensa all'estero

Scritto da Isabella Naef

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Retail |Interview

Courtesy of Drumohr

Un nuovo negozio su due piani collegati con una scala in marmo i cui gradini sono tutti di colore diverso, a ricordare il pullover a righe, emblema della griffe scozzese, nato per finire tutte le rocche di filato, in nome della tradizionale oculatezza scozzese e di quella che, oggi, tutti abbiamo imparato a chiamare sostenibilità. E' stata tenuta a battesimo ieri sera, prima giornata di primavera, nella milanesissima via della Spiga, al civico 26, la nuova boutique del brand Drumohr, fondato nel 1770 a Dumfries, nelle Highlands scozzesi, ma dal 2006 totalmente made in Italy e guidato dal Gruppo Ciocca, azienda storica nel settore della maglieria, che ha trasferito la produzione dalla Scozia in Italia coniugando i valori della tradizione inglese con il savoir faire italiano.

In occasione dell'apertura del quinto monomarca diretto italiano (già presenti Torino, Roma, Forte dei Marmi e Alassio, a cui si sommano i corner in Rinascente a Milano, Roma e Firenze) FashionUnited ha intervistato Michele Ciocca, ceo del marchio, che ha raccontato strategia e obiettivi a medio e lungo periodo.

Intanto, il nuovo negozio, che ospita la collezione donna e uomo ed è un inno all'iconico motivo biscottino del brand, così come fu definito da Gianni Agnelli, storico cliente del marchio, è un tripudio di colore, dall'arancione delle tende in velluto dei camerini, alle poltrone rivestite in tessuto Drumohr. Alle pareti la carta da parati con le stampe dell'iconico biscottino, ossia il pattern Razor Blade, intervallate da un goloso rosa e dal bianco. "Abbiamo deciso di assecondare il Dna del marchio che è un costante richiamo al colore", ha spiegato Ciocca, aggiungendo che il team stilistico e l'architetto si sono ispirati anche al grande fotografo Martin Parr che, attraverso le sue opere, ha saputo raccontare il mondo con uno sguardo ironico.

Drumohr prevede di chiudere il 2023 con un fatturato di 15 milioni circa

Il flagship store di Milano, che copre una superficie di 315 metri quadrati, si trova nel building di Spiga 26, nuovo polo del lusso meneghino. L'apertura è una nuova tappa dello sviluppo retail di Drumohr iniziato a fine 2022 con la re-location di Torino, in via Lagrange, al civico 10D, e l’apertura della prima boutique a Roma, in via Campo Marzio. Ma nei piani dell'azienda c'è anche l'estero. "Stiamo pensando di aprire un negozio in una delle grandi capitali della moda come Parigi o Londra", ha sottolineato Ciocca, aggiungendo che già oggi una parte importante del fatturato arriva dall'estero. Il 2022 ha segnato un +18 per cento con un fatturato di 12,5 milioni e le previsioni di chiusura 2023 sono di 14/15 milioni. "Oggi realizziamo il 37 per cento del fatturato in Italia e il resto all'estero, in Paesi come Giappone e Corea e in Europa", ha detto il ceo, sottolineando che l'ecommerce è in forte crescita e rappresenta circa il 10 per cento del fatturato globale. Per spingere sull'espansione all'estero l'azienda punta anche a una strategia di marketing digitale. Celebrity e influencer fanno parte di questo piano. "Pensando all'Italia, per esempio, un grande attore che rappresenta molto bene lo stile del marchio è Pierfrancesco Favino. Lo abbiamo vestito in diverse occasioni", ha affermato il ceo di Drumohr. Nei progetti del marchio, oltre all'estero, figura anche l'ampliamento delle collezioni all'universo del bambino. Al debutto con l'autunno inverno 2023-24, infatti, la collezione kidswear. Qualche mese fa Drumohr e Luxury children’s wear, produttore e distributore de La Stupenderia, hanno siglato un accordo di licenza pluriennale per il design, la produzione e la distribuzione, a livello mondiale, di una linea dedicata ai bambini dai 2 a 12 anni, sviluppata da un’ispirazione creativa dello storico brand di origine scozzese.

Anche l'hospitality rientra tra i piani dell'azienda: per il salone del design, in agenda dal 18 al 23 aprile, a Milano, saranno pronti 7 appartamenti di lusso cn servizio bed and breakfast, in corso Como, a Milano.

Tornando alle collezioni, inoltre, Drumohr punta sempre più sul total look con una collezione di tre modelli di borse, due da donna e una unisex, il cui prezzo va dai 900 ai 1600 euro, a seconda delle dimensione.

Altri obiettivi sfidanti vedranno il marchio impegnato a raggiungere nuovi traguardi sul fronte della sostenibilità: "il 75 per cento dell'energia elettrica che utilizziamo oggi è autoprodotta e vogliamo arrivare al 100 per cento nel giro di un paio d'anni", ha affermato Ciocca, aggiungendo che l'azienda diventerà carbon free entro il 2030.

Nel dettaglio, nella sede di Quinzano d'Oglio, in provincia di Brescia, è stato installato un impianto di pannelli fotovoltaici, grazie a cui, durante le ore diurne, l’intero fabbisogno energetico degli stabilimenti del Gruppo è coperto da energia solare. L'obiettivo è ridurre l’impatto ambientale della produzione, in modo tale che l’impresa diventi un sistema chiuso a zero emissioni e in sintonia con l’ambiente che la circonda.

Courtesy of Drumohr
Michele Ciocca, ceo di Drumohr
Courtesy of Drumohr
Courtesy of Drumohr
drumohr