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E' Cartina la prima operazione mondiale di equity crowdfunding nel fashion

Scritto da Isabella Naef

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Retail|ESCLUSIVA

"Stavo per andare a Londra a cercare i finanziamenti perché qui in Italia la prima cosa che le banche ti chiedono sono le garanzie. La garanzia per un'impresa come la nostra è l'innovazione, l'idea", ha spiegato a FashionUnited Maurizio Colucci, amministratore delegato e co-fondatore di Cartina, azienda che produce calzature in carta riciclata e primo progetto a livello mondiale di equity crowdfunding. Poi, invece, il manager decide di cercare finanziamenti attraverso l'equity crowdfunding. "Abbiamo deciso di dare vita a questa operazione e quindi di produrre tutta la documentazione richiesta dalla Consob ai fini della valutazione della nostra idoneità a partecipare a un'operazione di equity crowdfunding", ha spiegato Colucci nello stand di Cartina a Pitti Uomo, kermesse fiorentina dove il marchio ha debuttato lo scorso giugno.

Cartina è la prima operazione di equity crowdfunding nel fashion a livello mondiale

L'azienda, grazie a StarsUp, piattaforma autorizzata da Consob per l’equity crowdfunding, ossia per la raccolta online di capitale di rischio da parte di start-up innovative, dal 13 gennaio ha messo in vendita delle quote fino a un tetto massimo del 20 percento del capitale sociale. La raccolta avrà una durata di 120 giorni. Se l’obiettivo di raccolta, 650mila euro, sarà raggiunto entro i 120 giorni, automaticamente gli investitori diventeranno soci e riceveranno la relativa attestazione depositata presso il Registro delle Imprese di Firenze. Se, invece, l’obiettivo di raccolta non sarà raggiunto le somme versate saranno restituite agli investitori senza alcun aggravio di spesa.

Con i nuovi fondi l'azienda si propone di affermare il brand in nuovi mercati e, soprattutto, la filosofia di una moda etica e sostenibile.

L'azienda ha l'obiettivo di raccogliere 650 mila euro di capitale attraverso Starsup

Cartina, che produce sneaker alte e basse (ma è allo studio un progetto con gli studenti di Polimoda per la realizzazione di scarpe con tacco, modello decolletè, in carta riciclata) ha protetto il proprio processo produttivo con quattro brevetti internazionali.

Dal processo produttivo messo a punto dal brand nascono scarpe in carta riciclata capaci di replicare le caratteristiche estetiche e funzionali proprie delle calzature in pelle, "senza i conseguenti danni ambientali di produzione", spiega il management dallo stand fiorentino, sezione Urban Panorama. La produzione è "made in Paper" come recita il brand, e avviene in Toscana. L'idea di utilizzare la carta riciclata è venuta a uno dei due soci, originario di Lucca, territorio ricco di cartiere.

Nella collezione per l'autunno inverno 2015, la carta è impreziosita da lavorazioni singolari. Si va dalla carta trapuntata su bianco e nero o su stampa flame dai toni caldi, all’intreccio tra carta e velluto.

Le sneaker in sola carta riciclata sono state realizzate attraverso immersioni capaci di portare a decolorazioni nei toni del bronzo, del marrone tabacco, del verde muschio e del rosso. I prezzi al pubblico vanno dai 180 euro ai 250 e le scarpe possono essere comprate sul sito del marchio.

“Ricerca, sperimentazione e ispirazione. Queste sono le leve che ci hanno spinto a creare questa nuova esclusiva collezione” ha aggiunto Colucci.

Cartina è stata fondata un anno fa, nel gennaio 2014 in Italia, dall’incontro tra Colucci e Mirko Paladini, imprenditore l’uno, professionista del settore moda il secondo.

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