Ecommerce: gli italiani pagano alla consegna
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Secondo un'indagine di Qapla’ nei primi mesi dell’anno l’opzione di pagamento in contrassegno in Italia cresce dal 16 per cento al 17,5 per cento circa e incide soprattutto sui settori fashion (31,5 per cento del totale dei pagamenti, 7 punti percentuali in più rispetto a dicembre 2020) e jewelry (30 per cento, 6 punti percentuali in più).
Valle d’Aosta, Calabria e Puglia sono le Regioni nelle quali il contrassegno in questi settori ha aumentato maggiormente il proprio peso sul totale dei pagamenti.
"Nonostante il settore dei pagamenti digitali abbia fatto registrare segnali di ammodernamento significativi, toccando 5,2 miliardi di transazioni nel 2020 e passando quindi dal 29 al 33 per cento del valore totale dei pagamenti in Italia con 268 miliardi di euro, il contante rimane ancora il mezzo più utilizzato dagli italiani. Questo trend è confermato da alcuni settori in particolare, come il fashion e il jewelry, che hanno fatto segnare un incremento di spedizioni online di oltre il 50 per cento nell’ultimo anno, e dove l’incremento del pagamento in contante è cresciuto in modo ancor più che proporzionale: +7 punti percentuali per il fashion (con un’incidenza del 31,5 per cento sul totale dei pagamenti) e +6 punti nel jewelry (con un’incidenza del 30 per cento) all’inizio del 2021", si legge in una nota di Qapla’, la soluzione integrata che gestisce circa un milione e mezzo di spedizioni al mese per le realtà italiane che vendono online.
“A differenza di altri paesi in cui il pagamento con contrassegno praticamente non esiste più, in Italia continua a essere uno dei metodi più gettonati. Il motivo principale per cui molti clienti tendono ancora a preferire il pagamento in forma più tradizionale, riguarda il timore di essere truffati perchè esiste una sfiducia negli strumenti di acquisto online. Tuttavia, i pagamenti digitali si sono dimostrati in quest’ultimo anno alleati fondamentali per i cittadini, che si sono avvicinati, in alcuni casi per la prima volta, al mondo dell’eCommerce e dei pagamenti elettronici"ha commentato Roberto Fumarola, ceo e cofounder di Qapla’.
Foto: Pexels