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Federazione moda Italia: detrazione d’imposta per l’acquisto di prodotti sostenibili per rilanciare il retail

Scritto da Isabella Naef

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Retail
Nel 2024 persi 6.459 punti vendita Credits: Pexels, Andrea Piacquadio

Nel 2024 è stato registrato un saldo negativo tra aperture e chiusure di negozi, con una perdita di 6.459 punti vendita. "Nonostante ciò, il settore continua a rappresentare una parte cruciale dell’economia italiana, con i suoi 164.369 negozi che danno lavoro a 299.793 persone. I saldi invernali del 2025 hanno confermato il calo dei consumi, segnando una diminuzione del 5,5%. Inoltre, il 60% delle aziende intervistate ha segnalato una riduzione delle vendite rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente". Questi alcuni dei dati di cui Consiglio nazionale della Federazione moda Italia, ha discusso a A Courmayeur.

Nel 2024 persi 6.459 punti vendita

Per il presidente di Federazione moda Italia, Giulio Felloni: “la sfida per il retail della moda parte da qui, con un incontro ad alta quota sulla skyway Monte Bianco a significare l’aspirazione del retail della moda di raggiungere la vetta della ripresa attraverso uno spirito imprenditoriale che si affida all’innovazione, alla resilienza e allo shopping tourism che grazie all’abbassamento della soglia del tax free shopping da 154,96 euro a 70 euro operata dal ministero del Turismo, anche a seguito delle richieste di Federazione moda Italia con Confcommercio, in questo primo anno dall’entrata in vigore del primo febbraio 2024, ha rappresentato un volano per il retail locale".

Un patto etico di filiera con i fornitori, una proposta al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, di una detrazione d’imposta per l’acquisto di prodotti sostenibili e un’aliquota Iva agevolata, per il rilancio dei consumi di moda, oltre a una cedolare secca sugli affitti commerciali con riduzione concordata dei canoni, un contributo per lo smaltimento dei magazzini e detrazioni per l’innovazione e l’ammodernamento del retail, sono alcune delle proposte della federazione per uscire da questa crisi. Detrazioni per chi si insedia in negozi sfitti, potrebbe essere una ulteriore misura.

I dati Global Blue indicano un incremento del 54% delle transazioni e del 12% della spesa, con 500mila nuovi shopper per acquisti esclusivi nella fascia di spesa 70-155 euro che hanno fatto crescere le vendite oltre alle quattro città di Milano, Roma, Firenze e Venezia, anche a Catania (+ 73%); Como (+ 69%); Amalfi (+ 65%); Napoli (+ 63%); San Gimignano (+ 63%); Verona (+ 61%); Bellagio (+ 58%); Assisi (+ 54%) e Bologna (+ 50%).

Felloni: "il commercio al dettaglio del settore moda ha perso ogni giorno in Italia 18 negozi"

"Uno spirito sempre positivo messo a dura prova, però, dal ridimensionamento di oltre il 10% dei consumi di moda delle famiglie italiane negli ultimi 5 anni e anche da disinvolte politiche commerciali dei nostri stessi fornitori, attraverso ecommerce, outlet, sample sale e family e friends che non seguono il principio dello stesso mercato, stesse regole. È evidente il rischio di desertificazione commerciale che corre il nostro Paese se si pensa che solo nell’ultimo anno, il commercio al dettaglio del settore moda ha perso ogni giorno in Italia 18 negozi, un dato che desta ulteriori preoccupazioni vista la perdita media degli ultimi 5 anni di 13 negozi al giorno con 23.322 negozi in meno e oltre 35.000 posti di lavoro persi. Se i consumi interni languono e i negozi chiudono, ci si deve chiedere quali imprenditori potranno effettuare nuovi ordinativi per la produzione Made in Italy e quali saranno le ricadute sull’intera filiera”, ha aggiunto Felloni.

Un patto etico di filiera con i fornitori, una proposta al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, di una detrazione d’imposta per l’acquisto di prodotti sostenibili e un’aliquota Iva agevolata, per il rilancio dei consumi di moda, oltre a una cedolare secca sugli affitti commerciali con riduzione concordata dei canoni, un contributo per lo smaltimento dei magazzini e detrazioni per l’innovazione e l’ammodernamento del retail, solo alcune delle proposte della federazione. Detrazioni per chi si insedia in negozi sfitti, potrebbe essere una ulteriore misura.

Giulio Felloni Credits: Courtesy of Federazione moda Italia
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