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Federazione moda Italia: le nuove zone rosse sono un'apocalisse per i negozi

Scritto da Isabella Naef

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Ancora cattive notizie per i negozi di abbigliamento, pelletteria e calzature. Come scrive il management di Federazione moda Italia-Confcommercio in una nota, "nel primo giorno di una Milano fashion week in edizione virtuale, le notizie di un ritorno in fascia rossa per la Lombardia, la Sicilia e la Provincia autonoma di Bolzano scuotono la capitale della moda".

Borghi: "per evitare l’apocalisse del retail della moda servono misure shock per sostenere in modo concreto la continuità dei negozi"

“Una scelta che rischia di affondare l’intera filiera, in un momento cruciale per il settore", ha affermato Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio. "I saldi sono partiti con il freno tirato per le forti apprensioni degli operatori alle prese con uno slalom di paletti e aperture a geometria variabile e la dilagante confusione generata dai decreti anche nei consumatori. Il 91 per cento delle imprese intervistate evidenzia un preoccupante decremento delle vendite, con sei imprese su dieci che dichiarano un calo tra il 50 e il 90 per cento”.

“Dopo aver perso quella marginalità di sussistenza nel pieno della stagione per cause dovute certamente al minor reddito disponibile dei consumatori; all’eccessivo utilizzo dello smart working nel pubblico e nel privato; alla totale assenza dello shopping tourism; al venir meno delle occasioni d’incontro di lavoro e nel privato (pranzi, cene, feste, cerimonie, cinema, teatri, musei, “Prima della Scala”, piscine, palestre), perdiamo ora anche la liquidità dei saldi che permette ai negozi di effettuare gli ordini alla produzione per le collezioni autunno/inverno 2021/2022, con ovvie ripercussioni sulla manifattura e sul made in Italy”, ha aggiunto Borghi.

“Per evitare l’apocalisse del retail della moda servono misure shock per sostenere in modo concreto la continuità dei negozi attraverso un contributo sull’effettiva perdita di fatturato e per la rottamazione dei magazzini con un credito di imposta pari al 60 per cento del valore di acquisto delle merci invendute”, ha concluso il presidente di Federazione moda Italia-Confcommercio.

Foto: Renato Borghi, dall'ufficio stampa Federmoda

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