Federazione moda Italia: "saldi, non liberalizzazione ma sostegno al commercio di vicinato"
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La liberalizzazione del commercio è un tema che sta scaldando gli animi delle associazioni di categoria. Federazione moda Italia Confcommercio, per esempio, esprime la sua posizione sulla liberalizzazione dei saldi, sottolineando che la vera sfida per il settore è rappresentata dalla concorrenza sleale del web e dai rapporti con i fornitori.
"I saldi sono un appuntamento fisso e trasparente che consente ai consumatori di valutare l'effettiva convenienza degli acquisti", ha spiegato, attraverso una nota, il presidente Giulio Felloni. "La liberalizzazione dei saldi potrebbe creare confusione e problemi per i negozi di vicinato, che già oggi sono sottoposti a una forte pressione competitiva".
Per l'associazione i saldi costituiscono un punto di riferimento chiaro tra prezzo iniziale e prezzo finale. "Per questo motivo, riteniamo che i negozi e le piccole e medie attività che animano i nostri centri storici debbano essere sostenuti e tutelati con strumenti diversi, volti a consolidare il rapporto di fiducia con la clientela e a rafforzare il loro ruolo di presidio sociale ed economico del territorio", si legge nella nota.
Per sostenere il commercio di vicinato, Federazione moda Italia Confcommercio, chiede al Governo di costituire un tavolo del commercio presso il Mimit e di accogliere le proposte concrete dell'associazione per il rilancio dei consumi; uno sgravio fiscale per i consumatori sull'acquisto di articoli di moda presso i negozi di vicinato; un credito d'imposta sugli affitti per aiutare le piccole e medie attività a sostenere i costi e l'istituzione di una giornata della moda, durante la quale ragionare su tutti gli argomenti relativi al settore e trovare soluzioni condivise.
"Solo attraverso un sostegno concreto e mirato, potremo tutelare il commercio di vicinato e mantenere il rapporto di fiducia con la clientela", ha ribadito Felloni.
Il segretario generale di Confcommercio: la data unica di inizio dei saldi in tutta Italia è una leva di marketing commerciale per le imprese
"Per questo motivo, Federazione moda Italia Confcommercio è pronta a lavorare con il governo e con tutte le parti interessate per trovare soluzioni che sostengano il settore e promuovano la crescita economica, nell'interesse dei consumatori, delle imprese e del paese, attraverso un confronto costruttivo e collaborativo, volto a garantire un futuro più sicuro e prospero per il settore della moda italiana, delle imprese e dei lavoratori che ne fanno parte", ha concluso Felloni.
Ieri, a Roma, nel corso dell'evento "Liberalizzazione del commercio. Opportunità, sfide e prospettive", organizzato dal Partito Liberaldemocratico per presentare le sue proposte per modernizzare e rendere più competitivo il settore distributivo e commerciale in Italia, il segretario generale di Confcommercio, Marco Barbieri, ha sottolineato che "se c’è un settore liberalizzato dal 1998 a oggi è proprio il commercio”.
Quanto ai saldi, “la data unica di inizio in tutta Italia è una leva di marketing commerciale per le imprese, utile soprattutto a generare maggiori certezze per operatori e consumatori”, mentre “quando si liberalizza tutto c’è anche un rischio: pensiamo alla movida selvaggia conseguenza anche del sovraffollamento di attività”. “È giusto che i processi di liberalizzazione corretti seguano il mercato e lo sviluppo delle imprese, però deve rimanere il principio di base' stesso mercato stesse regole", ha concluso.