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Le griffe e i nuovi modelli di store

Scritto da Isabella Naef

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Retail|REPORT

Ingressi più ampi che permettono di sbirciare le collezioni già dall'esterno, schermi retroilluminati che mettono in risalto i capi iconici delle varie linee, formazione del personale sia sui prodotti, sia sulle tecniche di vendita, ampio utilizzo di tecnologia. La strategia retail dei marchi della moda si declina così ma perché uno store abbia successo la griffe non può prescindere da un'analisi puntuale del target di clientela e della passione del personale addetto alla vendita.

La passione del personale nel punto vendita è un driver imprescindibile

"Partendo da un'impostazione strutturale cerchiamo una forte passione del personale che è un driver imprescindibile, poi puntiamo molto sulle lingue in base alle aree geografiche di dislocazione degli store", ha detto Luca Corrà, head of retail di Piquadro, ieri mattina a Milano, durante l'ottava edizione di Retail Visions, annuale convegno organizzato da Popai Italia, associazione senza fini di lucro che intende promuovere la cultura del punto di vendita nella sua globalità.

"La nostra vendita non è semplice ma è sempre assistita. C'e' una fase di presentazione del prodotto alla clientela", ha aggiunto il manager sottolineando che in fase di assunzione è prevista una fase di assessment sui prodotti e sui pellami.

Piquadro: "la nostra vendita non è semplice ma è sempre assistita"

Durante la mattinata di convegno è emersa chiaramente la necessità da parte dei marchi di rinnovare continuamente il concept degli store per restare al passo con le esigenze e i mutamenti di abitudini, comportamento e gusti della clientela.

"Piquadro è al terzo refitting e stiamo adeguando tutti i nostri negozi al concept attuale. Si tratta di un investimento che, volenti o nolenti, siamo costretti a fare, il conusmatore se lo aspetta, bisogna rimanere al passo", ha spiegato Corrà.

Dello stesso parere Christian Zippi, market manager di Pimkie, griffe francese nata nel 1971 e oggi presente in 28 paesi con oltre 690 negozi. L'headquarter ha sede a Lille, nel nord della Francia. L'etichetta è presente in Europa con sedi nazionali in Francia, Germania, Spagna, Italia e Polonia e lo scorso settembre ha riaperto lo store di via Torino, a Milano. Il negozio è stato totalmente rinnovato con un nuovo concept, sesto restyling che sta coinvolgendo i punti vendita dell'etichetta.

Pimkie: il marchio ha più di 40 anni ed era impensabile non registrare il cambiamento attraverso nuovi concept

"Pimkie ha più di 40 anni ed era impensabile non registrare il cambiamento. Ci indirizziamo a una nuova cliente che cambia i propri gusti, è così che anche Pimkie si reinventa facendo leva su moda, immagine, qualità e femminilità. Ci siamo interrogati su quale fosse la nostra cliente e ne abbiamo tracciato un ritratto: una giovane donna di 26 anni che dovrebbe percepire il primo stipendio e usa molto i social network. La collezione, quindi, prevede sia capi working time, sia per le feste", ha osservato Zippi.

Il nuovo concept prevede ingressi molto più ampi e capaci di dare maggiore visibilità fin dall'esterno, schermi retroilluminati sia in vetrina, sia in zona cassa per valorizzare la collezione, e corridoi più ampi che permettono alla cliente di muoversi più agilmente. I camerini, inoltre, sono racchiusi in un cubo dorato, per accentuare la caratteristica di intimità dello spazio.

Nei negozi Pimkie, inoltre, la tecnologia consente anche di ordinare i capi online e, a fine mese, a Milano, ci sarà una novità dedicata proprio alle blogger. "Pimkie inaugurerà una fashion factory a fine mese, vicino allo store di Milano. Nello spazio, tra le altre cose, saranno presentate le collezioni ai giornalisti e ai blogger e saranno svelate le capsule collection", ha annunciato la manager dell'etichetta francese.

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