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Netcomm: la moda nell’ecommerce vale oltre 1,8 miliardi

Scritto da Isabella Naef

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Retail

Le potenzialità dell'ecommerce e del mobile commerce sono enormi. A confermarlo ci sono oggi anche i dati di Netcomm, il Consorzio del commercio elettronico italiano (di cui fanno parte più di 200 aziende), divulgati in occasione di Milano moda donna che ha preso il via ieri, 21 settembre.

Negli ultimi cinque anni il numero di eshopper è passato dai 9 milioni del marzo 2011 ai 18,8 milioni del marzo 2016

Stando ai dati la moda online è ai primi posti tra le categorie più rilevanti per l’ecommerce italiano e rappresenta la categoria online che cresce maggiormente in Europa, dove il commercio elettronico, in generale, tra il 2014 e il 2015 ha registrato un +13,3 percento, passando dai 402 miliardi di euro ai 455 miliardi di euro del 2015.

Per il 2016 il Consorzio stima che la curva aumenti del 12 percento, raggiungendo i 510 miliardi di euro.

Dati alla mano, negli ultimi cinque anni il numero di eshopper è raddoppiato, passando dai 9 milioni del marzo 2011 ai 18,8 milioni del marzo 2016.

In Italia il settore moda vale il 5 percento del mercato retail, con un tasso di crescita medio annuo pari al 30 percento, con un valore superiore a 1,8 miliardi di euro, +25 percento rispetto al 2015 (dati Osservatorio eCommerce B2c Netcomm-Politecnico di Milano). Inoltre, spiega la ricerca, la moda è il primo settore per ricerca di informazione online prima di un acquisto tradizionale, dove l’abbigliamento, escluse le calzature, costituisce il 40,2 percento, al pari di un altro settore merceologico molto forte sul web e che comprende computer, tablet e smartphone. Su 19 milioni di utilizzatori di smartphone connessi alla rete, per esempio, il 72 percento ha cercato in negozio un prodotto che aveva già visto online.

Queste informazioni vengono ricercate dagli acquirenti prevalentemente sui siti dei retailer (oltre il 40 percento), seguite dal sito del produttore/fornitore (35 percento), e dalla semplice ricerca in rete (31 percento).

“Il digitale influenza in maniera rilevante il momento dell’acquisto di prodotti fashion e luxury, dando vita a un’esperienza sempre più omnicanale”, ha detto Roberto Liscia, presidente di Netcomm.

“Alla luce di ciò, i negozi fisici sono entrati significativamente nel gioco digitale: nell’8,6 percento dei 30.000 punti vendita è infatti possibile ritirare un prodotto acquistato online. La metà di questi permette anche di prenotare online un prodotto disponibile al momento nel punto vendita”.

Foto: Roberto Liscia, presidente di Netcomm, ufficio stampa

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