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Primark annuncia ulteriori perdite delle vendite di 220 milioni di sterline

Scritto da Isabella Naef

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La società cui fa capo il retailer Primark, Associated British Foods (Abf), ha annunciato che prevede di perdere altri 220 milioni di sterline a causa del protrarsi della chiusura dei negozi visto che il Regno Unito ha stabilito nuove restrizioni a causa del nuovo picco di casi di Covid-19.

Abf ha dichiarato che ora prevede di perdere complessivamente 650 milioni di sterline di vendite, in aumento rispetto ai 430 milioni di sterline annunciati il 4 dicembre. Primark, che non vende online, è stata particolarmente colpita quest'anno dalle chiusure dei negozi di Covid-19 in quanto non è stata in grado di compensare le perdite attraverso i canali online come hanno fatto molti dei suoi rivali.

In tutti i mercati, 34 negozi rimangono temporaneamente chiusi, compresi tutti gli store dell'Irlanda del Nord e dell'Austria. Si tratta del 7 per cento dello spazio totale di vendita al dettaglio della società di fast-fashion, rispetto al 62 per cento di novembre, quando è stato chiuso un numero più alto di negozi.

I negozi nei principali mercati di Primark della Repubblica d'Irlanda, Inghilterra, Francia e Belgio hanno riaperto nell'ultima settimana. La società ha fatto sapere che le vendite nei giorni successivi alla riapertura in ognuno di questi mercati sono state "molto forti, riflettendo l'entusiasmo e il fascino dell'offerta Primark".

Fondata a Dublino nel 1969, Primark, che fa capo ad Associated British Foods plc, è presente con più di 380 punti vendita in 13 Paesi: Irlanda, Gran Bretagna, Spagna, Portogallo, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Austria, Francia, Stati Uniti, Italia, Slovenia e Polonia. L'azienda impiega oltre 70.000 dipendenti.

Foto: Primark, dall'ufficio stampa

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