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Retail: il contatto umano è un bene di lusso

Scritto da Isabella Naef

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La tecnologia è un driver di sviluppo fondamentale per il settore della moda e del lusso, così come l'ecommerce e il mobile commerce rappresentano canali di vendita privilegiati e con potenzialità enormi, ma non bisogna perdere di vista la relazione umana. Parole di Gerd Leonhard, ceo di The Futures Agency, tra i futurist keynote speaker più conosciuti a livello internazionale.

Gerd Leonhard: "passione, persuasione e story telling restano fondamentali"

Intervenendo al Luxury summit organizzato da 24Ore business school in collaborazione con il Sole 24 ore, che si è svolto a Milano, mercoledì scorso, Leonhard ha sottolineato che passione, persuasione, immaginazione e story telling restano necessarie per il futuro dell'umanità.

Traslando questo concetto nell'economia di mercato, il futurista tedesco ha spiegato che il contatto umano è diventato un bene di lusso. Le aziende della moda, quindi, sono avvisate. Insomma, gli algoritmi possono anche performare meglio dell’uomo, ma non ne capiscono le emozioni.

L'analisi e lo studio dei comportamenti di acquisto e delle strategie retail, quindi, non possono prescindere dalla relazione, così come, al giorno d'oggi, non possono svilupparsi senza tenere conto dell'impatto ambientale complessivo della griffe.

Maurizio Castello, partner di Kpmg: "il 65 per cento dei consumatori confronta i prezzi ed è controproducente se trova differenze tra il sito ufficiale e i marketplace"

"Il consumatore si informa e vede cosa le aziende stanno facendo per la sostenibilità", ha sottolineato Guia Ricci, principal Boston Consulting Group, tra i relatori del Luxury Summit dal titolo "Le sfide chiave nel settore del lusso: multicanalità e sostenibilità".

Ma la globalizzazione e, soprattutto, lo sviluppo dei marketplace pone le aziende anche davanti a un altro tema fondamentale: il fattore prezzo. "Una volta il prezzo era importante ma non così tanto, soprattutto se pensavi di poter acquistare e possedere un qualcosa di esclusivo", ha spiegato Maurizio Castello, partner di Kpmg. Con l'avvento dell'ecommerce, invece, "il 65 per cento dei consumatori confronta i prezzi ed è controproducente se trova differenze tra il sito ufficiale e i marketplace", ha aggiunto Castello.

Ne consegue che un monitoraggio attento della rete e adeguate politiche di geomarketing siano assolutamente indispensabili per i brand del lusso.

Foto: Pexels
Boston Consulting Group
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