Stato di agitazione dei circa 1000 dipendenti di Gucci Italia impiegati nel retail del marchio
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Stato di agitazione per mille dipendenti della griffe di casa Kering. Ieri, attraverso una nota, "i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno proclamato lo stato di agitazione dei circa 1.000 dipendenti, addetti alla vendita e al supporto logistico, di Gucci Italia, dopo il rifiuto dell’azienda a erogare l’importo welfare previsto dal contratto integrativo applicato in ultravigenza".
Le organizzazioni sindacali hanno ricordato come la direzione aziendale, in varie occasioni, avesse fornito precise garanzie sull’erogazione, anche per il 2025, del pacchetto welfare introdotto con l’integrativo sottoscritto nel luglio 2022 e scaduto il 31 dicembre 2024. "Un’erogazione che adesso, invece, Gucci intende vincolare a una complessiva revisione dell’impianto incentivante già previsto per il triennio 2022-24" specifica la nota.
“L’azienda, con un comportamento del tutto strumentale, non ha fatto altro che far trascorrere tempo prezioso, prendendosi gioco delle lavoratrici e dei lavoratori che ogni giorno si impegnano nei punti vendita e che attendevano, e continuano ad attendere, l’importo welfare” specifica il comunicato delle rappresentanze dei lavoratori.
“Non vogliamo cadere e non cadremo nella logica di uno scambio al ribasso che tolga tutele da una parte per spostarle da un’altra. Riteniamo molto grave l’atteggiamento dell’azienda e per tale ragione siamo a proclamare uno stato di agitazione a livello nazionale con possibili azioni sindacali che saranno eventualmente comunicate a livello territoriale”, hanno concluso i sindacati.
FashionUnited ha contattato Gucci per un commento.
Il gruppo del lusso Kering è ancora gravato dalle difficoltà del suo marchio di punta Gucci. L'azienda ha registrato un crollo del 46% dell'utile netto nel primo semestre, sceso sotto i 500 milioni di euro. Il fatturato di Kering è calato del 16% nel semestre, attestandosi a 7,6 miliardi di euro.
Gucci, che da solo rappresenta quasi il 50% delle vendite del gruppo e due terzi della sua redditività operativa, ha registrato vendite in flessione del 26% nel semestre, a 3 miliardi di euro, rispetto a oltre 4 miliardi di euro dell'anno precedente. Nel secondo trimestre, Gucci ha visto le sue vendite calare del 27% a 1,46 miliardi di euro.