Vendite al dettaglio a novembre 2015 in aumento su ottobre
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Vendite al dettaglio a novembre 2015 in aumento rispetto a ottobre. Questo quanto rivelato dall'Istat. Rispetto a novembre 2014, ha sottolineato l'Istituto di statistica è stato registrato un calo dello 0,1 percento (dati grezzi), dovuto alla flessione della grande distribuzione (-0,5 percento), mentre sono risultate in crescita le vendite dei piccoli negozi (+0,2 percento). Nella grande distribuzione il valore delle vendite è diminuito, in termini tendenziali, dello 0,3 percento per i prodotti alimentari e dello 0,8 percento per quelli non alimentari.
Nei primi undici mesi del 2015, il valore complessivo delle vendite ha registrato un incremento tendenziale dello 0,8 percento con variazioni positive sia per gli alimentari sia per i non alimentari
In particolare, l'Istat ha segnalato che sono diminuite le vendite di ipermercati e supermercati (rispettivamente -2,5 percento e -0,6 percento) mentre sono aumentate quelle dei discount (+0,8 percento). Nelle imprese operanti su piccole superfici, le vendite sono risultate in flessione dello 0,4 percento per i prodotti alimentari e sono aumentate dello 0,5 percento per quelli non alimentari.
In generale, nel confronto con il 2014, il valore delle vendite è calato dello 0,2 percento per i prodotti alimentari ed è invariato per quelli non alimentari. Nei primi undici mesi del 2015, il valore complessivo delle vendite ha registrato un incremento tendenziale dello 0,8 percento con variazioni positive sia per gli alimentari sia per i non alimentari (rispettivamente +1,3 percento e +0,6 percento). Quanto all'indice in volume delle vendite, questo ha registrato una variazione positiva rispetto a ottobre 2015 (+0,3 percento) e una variazione negativa rispetto a novembre 2014 (-1 percento).
Confcommercio: ipotizzabile un inizio di 2016 più positivo
"Un ulteriore segnale delle difficoltà della ripresa italiana ad avviarsi su un sentiero di crescita più sostenuto rispetto ai ritmi attuali e idoneo al recupero, in tempi rapidi, di quanto perso negli ultimi anni. Se da un lato la modesta crescita registrata rispetto ad ottobre indica un lieve miglioramento nei confronti del bimestre precedente, dato in linea con quanto rilevato dall'Icc, il calo riscontrato rispetto all'analogo mese del 2014 è un elemento che desta qualche preoccupazione, in quanto coinvolge molti segmenti di consumo", ha sottolineato l'Ufficio Studi Confcommercio sui dati Istat.
"A integrare il quadro di luci e ombre che sembra interessare in questa fase la domanda delle famiglie vi sono gli andamenti per tipologia distributiva. Il miglioramento registrato dalle vendite presso le piccole superfici, tendenza in atto da alcuni mesi, si è confrontato con un calo degli acquisti presso le imprese di maggiori dimensioni a indicare come il valore complessivo della domanda stenti a crescere in misura significativa. Segnali confortanti per le prospettive future sembrano, comunque, emergere dai dati sugli ordinativi di novembre, che mostrano un deciso miglioramento sul versante interno, sia in termini congiunturali, sia tendenziali, portando a ipotizzare un inizio di 2016 più positivo".