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Vendite tax free: il quadrilatero della moda a quota 34 per cento

Scritto da Isabella Naef

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Retail

Nel 2018 il quadrilatero di Milano ha raggiunto il 34 per cento di quota mercato per vendite tax free, mentre i villaggi outlet valgono il 9 per cento del mercato esentasse in Italia. Questi i dati presentati ieri mattina a Milano, da Sara Bernabè, general manager di Planet in Italia, fornitore globale di servizi di pagamento e di servizi tecnologici per le aziende internazionali.

Numeri alla mano, i cinesi sono primi in classifica con il 32 per cento di market share, seguiti da turisti Usa con il 12 per cento.

Lo scontrino medio dei cinesi ammonta a 1542 euro

Nel dettaglio, inoltre, nel mese di dicembre, anche a seguito delle tensioni sociali in Francia, l'Italia è riuscita ad attrarre il 5 per cento in più di turisti internazionali rispetto all’anno precedente e a incrementare il proprio volume di vendite esentasse e lo scontrino medio rispettivamente del 12 per cento e dell’8 per cento.

Valori che hanno permesso al paese di chiudere l’anno con un + 7 per cento nelle vendite tax free, +4 per cento nella transazione media e +6 per cento negli arrivi. Panorama dominato da cinesi e americani, che detengono rispettivamente il 32 per cento e il 12 per cento delle vendite tax free realizzate durante l’anno.

L’inizio del 2019 ha portato con sé una leggera flessione del valore medio per singola transazione (-3 per cento vs. 2018) ma il volume delle vendite esentasse a gennaio ha comunque registrato un incremento del 6 per cento, facendo prevedere uno scenario positivo anche per l’anno in corso.

Lo scontrino medio di via Montenapoleone è di 1498 euro; quello di via Sant’Andrea è di 2375 euro

Per quanto riguarda Milano e il quadrilatero della moda, in particolare, i dati di Planet per il 2018 hanno registrato un aumento delle vendite del 3 per cento rispetto al 2017, a fronte di una flessione del 4 per cento nello scontrino medio registrato. I volumi degli acquisti tax free per l’area sono suddivisi in particolare fra via Montenapoleone (37 per cento) e via Sant’Andrea (29 per cento) con uno scontrino medio rispettivamente di 1498 euro e 2375 euro.

“Nonostante la leggera flessione del valore della transazione media, i dati relativi all’anno appena trascorso testimoniano il costante favore che Milano riscuote presso il pubblico internazionale, in quanto capitale indiscussa della moda nel mondo”, ha sottolineato Sara Bernabè.

Come già evidente dai dati di bilancio delle griffe che operano sul territorio nazionale, inoltre, i clienti stranieri sono fondamentali per lo sviluppo del business e lo saranno sempre di più visto il perdurare della crisi dei consumi che affligge l'Italia.

“Il 2019 rappresenterà per il capoluogo lombardo una grande opportunità migliorare le vendite, poiché continueranno ad aumentare gli arrivi dei viaggiatori internazionali, con potere di spesa sempre più alto. Gli introiti generati dai turisti in visita, in particolare da quelli extra-europei, sono vitali per numerose realtà del segmento lusso. Basti pensare che a livello europeo, gli acquirenti internazionali spendono in media 3,7 volte di più degli acquirenti nazionali, con alcuni rivenditori che registrano fino al 60 per cento delle vendite da clienti non domestici”.

In materia di tax free, inoltre, ha sottolineato Bernabè, "il fattore che influenza le vendite è il tasso di cambio".

Sul fronte dello sviluppo delle vendite ai clienti internazionali risulta poi fondamentale che i marchi sviluppino un cerimoniale di vendita adeguato alla cultura, alle usanze e abitudini dei clienti stranieri e che si dotino di sistemi di pagamento in uso nei Paesi a cui appartengono i viaggiatori.

Il digital wallet, per esempio, ha sostituito l'utilizzo delle carte di credito, mentre social media e sistemi di messaggistica come WeChat, utilizzato dai cinesi, sono adoperati anche per gli acquisti.

Per dialogare con i clienti in arrivo dalla Cina, per esempio, il distretto del lusso MonteNapoleone District (che rappresenta oltre centocinquanta brand del lusso) ha aperto, grazie all’accordo con Digital Retex, un account ufficiale WeChat. L’official account consente di fidelizzare la clientela cinese e indirizzare campagne e messaggi ad hoc valorizzando l’attività e gli eventi organizzati a livello associativo e dai singoli brand.

Fra i turisti più sensibili al fascino dello shopping meneghino primeggiano, come anticipato, i cinesi (con una market share del 30,5 per cento) e uno scontrino medio di 1542 euro. Seguono i russi con uno scontrino di 1410 euro e una quota di mercato dell’11 per cento e gli statunitensi. Gli americani in visita a Milano nel 2018 infatti hanno pesato per oltre l’8 per cento del mercato tax free nel distretto della moda, mentre solo per il 4 per cento all’interno degli outlet.

Foto: Pexels
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