Denim Première Vision Milano mixa innovazione, tradizione, sostenibilità e creatività
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Denim Première Vision ha aperto i battenti ieri al Superstudio Più di Milano, in via Tortona, all'insegna dell'innovazione, delle tendenze e della sostenibilità, sia lato processo produttivo, sia sul fronte della durabilità dei capi.
Tecnologia e design per Isko
Molte e interessanti le proposte di Isko, che fa capo Sanko Tekstil, la divisione tessile del Gruppo Sanko, che ha presentato in fiera la collezione autunno inverno 2026-2027 La nuova gamma celebra l'intersezione tra sostenibilità, tecnologia dei tessuti ad alte prestazioni e design all'avanguardia. La collezione è un mix di tessuti, tra cui We' Raw, FitWise, Wondersoft e Recode Denim, quest'ultimo rappresenta la tecnologia denim circolare più avanzata di Isko fino a oggi. Trasformando i tessuti a fine vita in tessuti ad alte prestazioni, Recode Denim riflette l'impegno dell'azienda per la sostenibilità senza compromessi in termini di stile. We'Raw punta sull'estetica del denim grezzo che resiste al restringimento, allo sbiadimento e alla distorsione anche dopo numerosi lavaggi, offrendo una resistenza duratura. FitWise, invece, è un tessuto progettato per la struttura e una vestibilità adattiva, che offre comfort per tutto il giorno senza sacrificare lo stile. Wondersoft fonde la morbidezza setosa con la texture del denim, realizzato con fibre sostenibili come il modal e il lyocell, garantendo comfort con un ridotto impatto ambientale.
La collezione autunno inverno trae ispirazione da una palette invernale, con indigo scuri, tonalità annerite e marroni terrosi. Un elemento notevole del design di questa stagione è Tinted mania, una serie curata di effetti cromatici tono su tono che aggiungono profondità e dimensione a ogni capo.
Quanto all'andamento del settore, Marco Lucietti, head of global marketing and communications, Re&Up, la tecnologia di riciclo tessile di Sanko e l'azienda circulartech impegnata a promuovere l'innovazione nello sviluppo e nella produzione di materiali in cotone e poliestere, ha spiegato a FashionUnited, "il mercato è molto polarizzato tra prezzo e valore. Ed è possibile farsi riconoscere un certo prezzo se il tuo cliente conosce e apprezza il tuo valore". "La sostenibilità, oggi, costituisce una discriminante, ma deve essere certificata e deve mettere al riparo il cliente dal punto di vista normativo", ha aggiunto Lucietti.
La stampa digitale di NextPrinting x Federico Barengo
Si inserisce perfettamente in questa ottica anche il progetto NextPrinting x Federico Barengo. Dalla collaborazione tra Barengo, designer e co-founder del brand Garment Workshop, e la divisione di stampa digitale del Gruppo Acm, NextPrinting, è nata una capsule inedita. Si tratta del debutto di una collaborazione che unisce sperimentazione estetica e attenzione all’impatto ambientale. Infatti, ha raccontato a FashionUnited, Barengo "la quantità di acqua utilizzata post-confezionamento nel caso della stampa digitale è, infatti, di appena 3 litri per capo, contro i 40–60 litri delle lavorazioni tradizionali".
I protagonisti sono pantaloni e giubbotti totalmente in cotone, stampati con tecnologie trompe l’œil che riproducono look denim vintage, effetti pelle e finiture inedite. Per accentuare contrasti visivi e tattili, la collezione ricorre alla doppia stampa interno-esterno e sperimenta applicazioni e finissaggi post-stampa.
Il processo produttivo di NextPrinting, consente di eseguire tutte le lavorazioni direttamente sul tessuto in rotolo, ottimizzando e icienza, tempistiche e impatto ambientale: si evitano lavorazioni post-confezione, si riducono gli spostamenti, si eliminano gli sprechi, si produce solo su richiesta e senza minimi. Alcuni dei capi nati da questa collaborazione sono già disponibili sull’ecommerce Garment Workshop.
In parallelo, a Denim Premiere Vision, salone che si svolge a Milano per la quarta volta consecutiva, NextPrinting ha presentato l’estensione delle stesse tecniche di stampa digitale anche su vera pelle, arricchite da effetti 3D: un’ulteriore possibilità creativa, al confine tra sperimentazione tecnologica e materia viva.
La kermesse dedicata al denim, che raggruppa 84 espositori, provenienti principalmente da Italia, Turchia, Marocco, Giappone, Cina, Bangladesh, Pakistan, Francia e Stati Uniti, e si concluderà oggi pomeriggio, ha presentato anche alcune innovazioni in termini di performance dei capi e di durabilità. Quest'ultima, infatti, è fondamentale per garantire lunga vita ai jeans e ai capi realizzati con questo materiale.
La fibra elastica Xlance
Xlance è una generazione di fibre elastiche pensate per durare nel tempo, ai lavaggi e persino ai trattamenti più estremi. Nel dettaglio, Xlance è un fibra elastica che, grazie ad una combinazione unica di struttura in poliolefine e reticolazioni chimiche, offre un’elasticità confortevole insieme a una resistenza termica e chimica superiore. La fibra resiste senza sforzo ad agenti ossidanti come l'ipoclorito, a trattamenti chimico-fisici tali come laser e ozono, a curing termico e a cicli di lavaggio intensi. Insomma, permette una nuova generazione di tessuti denim stretch consentendo ai jeans di mantenere la loro forma originale anche dopo innumerevoli lavaggi.
Mic spa presenta Collect your colors
Fibre, tessuti ma anche filati: va ricordato che sono otto le aree tematiche in cui è suddivisa la fiera, ossia tessuti, confezione, accessori, filati, promozione, tecnologie, lavanderie, fibre. Tra le proposte presentate al salone del denim, infatti, figurano anche i fili di Mic spa. L'azienda ha presentato “Collect your colors", un progetto realizzato in collaborazione con Denim Première Vision, e finalizzato all'esplorazione e interpretazione delle tendenze cromatiche della stagione autunno inverno 2026 attraverso un’esperienza tattile, dove il colore si può raccogliere in spoline di filo colorate lungo la fiera. Tre le nuove tendenze cromatiche figura Earthy embrace con i colori della terra umida, il legno, il caffè e le spezie; Urban tide, la cui palette Urban Tide si ispira alle sfumature del blu, che si muovono tra il profondo della notte e le trasparenze fredde dell’alba e Hyper Nature: il trend che celebra l’ibridazione tra l’organico e il digitale, un universo in cui l’intelligenza artificiale trae ispirazione dal mondo reale e la materia si lascia trasformare in chiave visionaria.
Mic è attiva nella produzione di filati da cucito per il settore denim ed è partner strategico di diversi marchi del settore, tra cui Candiani Denim.
Tonello presenta la collezione Sulfur essence filati
Tra gli espositori è presente alla kermesse anche Tonello che, durante diversi workshop di tintura dal vivo, ha mostrato come funziona G1 Lab, la macchina da tintura più compatta mai realizzata dall’azienda. In virtù della tecnologia Wake, il workshop ha esplorato il mondo delle tinture naturali utilizzando materie prime vegetali e di scarto, come fiori essiccati, bacche e radici. Allo stand è in mostra Sulfur essence, la nuova collezione che approfondisce le potenzialità espressive della tintura a base di zolfo e indaco grazie a DyeMate, il sistema di tintura indaco in capo.
ArtMill & Daily Blue by Adriano Goldschmied
Tornando alle collezioni, invece, ArtMill e Daily Blue di Adriano Goldschmied, "the godfather of denim", ha portato a Milano la nuova la collezione Daily Blue in collaborazione con ArtMill, una divisione di Artistic Milliners. Le due realtà hanno svelato la loro ultima innovazione nella moda sostenibile. La collezione, battezzata "Deux: know the unknow" arriva dopo "Weaving glamour", presentata a Première Vision Paris a febbraio 2025.
Nel 2023 Adriano Goldschmied ha deciso di rilanciare il marchio di jeans Daily Blue, fondato nel 1974 e poi sparito dal mercato nei primi anni Ottanta.
La collaborazione ridefinisce il casual wear attraverso una combinazione di sostenibilità, performance e artigianalità di alta gamma. Come parte dell'impegno di Artistic Milliners (che ha la sede principale in Pakistan) per la sostenibilità e l'innovazione, infatti, la missione di ArtMill è rimodellare il futuro del casual wear sviluppando prodotti ibridi che enfatizzano la versatilità e le prestazioni superiori.
Anche la collezione per l'autunno inverno 26-27, come quella precedente, sviluppata sotto la visionaria competenza di Goldschmied (Daily Blue, Diesel, Gap 1969, Replay sono solo alcune delle etichette del denim nate dalla sua creatività e dalla capacità di anticipare e di rispondere alle esigenze del mercato), fonde texture, tonalità naturali e ispirazione storica.
Una mostra rende omaggio a Luigi Martelli
La fiera è stata anche l'occasione per ricordare, attraverso un'area realizzata ad hoc, la figura emblematica del denim, Luigi Martelli che, scomparso nel gennaio 2025, è stato un visionario che ha posto le basi dell’attuale industria del denim. La sua azienda, Martelli Lavorazioni Tessili, ha rivoluzionato le finiture tessili, definendo nuovi standard. La sua instancabile ricerca dell’eccellenza ha trasformato un settore che prima esisteva a malapena.
In collaborazione con Isko, il salone dedica a Martelli uno spazio espositivo che racconta la sua
eredità e il debito collettivo del settore nei suoi confronti.
L’esposizione, diretta artisticamente da Fabio Adami Dalla Val, show manager Denim Premiere Vision, e Opaa (design studio partner di Denim Première Vision per tutti i progetti creativi), in collaborazione con Adriano
Goldschmied e Giovanni Petrin, ex direttore generale di Martelli Lavorazioni Tessili, e con il supporto della famiglia Martelli, propone un percorso tra archivi e pezzi rari del Mode, Museo del Denim che verrà intitolato a Luigi Martelli quale tributo perenne alla sua memoria.