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Manifatture San Maurizio (Max Mara): il governo conferma le criticità

Scritto da Isabella Naef

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Resort 2026 Max Mara Credits: Max Mara

Max Mara ha sfilato alla Reggia di Caserta il 17 giugno, presenti attrici italiane e internazionali tra cui Sharon Stone, Gwyneth Paltrow, Laetitia Casta, Hayley Atwell, Joey King, Pilar Fogliati, Sveva Alviti e le influencer Tamu McPherson e Candela Pelizza, come informa l'azienda attraverso una nota, contemporaneamente il Governo e l'Ispettorato del lavoro di Modena e Reggio Emilia hanno confermato le criticità all’interno di Manifatture San Maurizio, azienda del gruppo Max Mara, le cui operaie, 220 in totale, lo scorso maggio hanno scioperato per per chiedere dignità, rispetto e diritti. Nessuna dichiarazione ufficiale da parte dell'azienda sulla vicenda.

“A seguito di interlocuzioni con l’Ispettorato nazionale del lavoro, è emerso che sono pervenute negli ultimi mesi alcune segnalazioni che hanno posto l’attenzione su situazioni problematiche all’interno del contesto aziendale, in particolare riguardo al trattamento delle lavoratrici e alla gestione di specifici casi individuali”, ha detto ieri il viceministro del Lavoro Maria Teresa Bellucci, rispondendo in commissione alla Camera al deputato Aboubakar Soumahoro (gruppo Misto) che aveva presentato sulla vicenda un’interrogazione parlamentare.

La sorsa settimana, Alleanza Verdi e Sinistra ha chiesto al Governo di riferire sulla lavoratrici Max Mara che hanno scioperato assieme alla Filctem Cgil. “Insultate, vessate, sottoposte a controlli umilianti". Nel dettaglio, alcune operaie di Manifatture di San Maurizio, che fa capo a Max Mara Fashion Group, hanno riferito al Fatto Quotidiano di essere trattate "come mucche da mungere. Ci hanno detto che siamo grasse, obese, e ci hanno consigliato gli esercizi da fare a casa per dimagrire. Ci pagano praticamente a cottimo e controllano anche quante volte andiamo in bagno", scrive il quotidiano romano.

Come riporta il quotidiano Reggiosera, l’Ispettorato, stando a quanto riferito da Bellucci, “segnala che nei confronti della medesima azienda risultano ulteriori procedimenti relativi all’irrogazione di sanzioni disciplinari conservative, alcune delle quali sono state oggetto di esame da parte del Collegio di conciliazione e arbitrato ex articolo 7 dello Statuto dei lavoratori”.

Bellucci: "clima di sfiducia presente nel fisiologico confronto tra parte datoriale e categoria dei lavoratori"

Per Bellucci, “il quadro che si presenta, al di là dei singoli episodi e casi denunciati dai rappresentanti dei lavoratori e posti all’attenzione dei competenti organi di vigilanza, è sintomatico di un clima di sfiducia presente nel fisiologico confronto tra parte datoriale e categoria dei lavoratori che necessita senza ombra di dubbio di un intervento correttivo attraverso la promozione di appositi momenti concertativi finalizzati a salvaguardare il complesso delle attività che l’azienda assicura nel territorio, quale bene comune per tutte le categorie e attori presenti nel tessuto socio-economico, per un rinnovato clima di coesione sociale”.

Pertanto il ministero del Lavoro e delle politiche sociali “assicura la massima attenzione, sulla base non solo di tutte le segnalazioni pervenute, ma anche di un attento monitoraggio sugli sviluppi delle dinamiche del confronto tra le parti e conferma, nell’ambito della propria missione istituzionale, l’adozione di tutte le iniziative più consone, nel rispetto delle procedure previste dall’ordinamento”.

Anche il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, come riporta il quotidiano il Resto del Carlino, è tornato sul caso Max Mara. "Storicamente nel gruppo non è mai stato applicato il contratto nazionale. Io credo che sia auspicabile farlo, perché Reggio Emilia è sempre stata un esempio di relazioni industriali avanzate", ha detto il sindaco, intervenuto nel dibattito sulla vertenza delle operaie di Manifatture San Maurizio. Il sindaco ha fatto sapere che vedrà le operaie che hanno sporto denuncia, in un incontro "già calendarizzato". Massari ha aggiunto: "dobbiamo prestare la massima attenzione a tutte le richieste di miglioramento delle condizioni di lavoro, soprattutto se disagiate".

La fondazione di Manifatture di San Maurizio risale al 1988. La mission, come si legge sul sito di Max Mara Fashion Group è "ricerca e innovazione, eccellenza produttiva e know-how". La produzione ammonta a oltre 100mila capi Max Mara, suddivisi tra cappotti, giacconi, giacche e tailleur.

Nessuna dichiarazione ufficiale sulla vicenda da parte di Max Mara che, come anticipato, il 17 giugno ha sfilato alla Reggia di Caserta con la collezione resort 2026.

"Il 1951 è l’anno in cui nasce Max Mara; nello stesso anno Ruth Orkin scatta l’iconica fotografia “American Girl in Italy.” Era un’epoca in cui era ancora insolito vedere una donna spensierata camminare da sola per le strade di Firenze, Roma, Napoli o di qualsiasi altra città italiana. Da allora, le donne hanno percorso un lungo cammino e Max Mara è sempre stata al loro fianco, passo dopo passo", si legge nella nota che presenta la collezione Resort 2026.

Manifattura San Maurizio
Max Mara